venerdì 30 novembre 2007

Appunti di Demonologia

Fonte: lezioni Mons. G.B. Proja (1993) e Suo libro: "Uomini Diavoli Esorcismi", 1992.

CHI È IL DEMONIO?
I demòni sono Angeli creati da Dio per la Sua gloria. Essi si sono allontanati da Dio per cercare la propria gloria invece di quella di Dio, con una scelta che è volontaria e totale. Mancano della visione di Dio e bruciano di un misterioso fuoco reale, punizione per la loro superbia. Tutto ciò è definitivo, eterno. Subiscono questa pena giusta con rabbia e con bestemmie. Malgrado ciò essi non possono intaccare il Creato e l'uomo.
I demoni, rispetto all'uomo, sono più intelligenti, più astuti, più vigili, più tenaci, per trascinare alla rovina le anime. Comunque, il demonio non è onnipotente, non è onnisciente, non è onnipresente. Si dice che durante alcuni esorcismi fu chiesto al diavolo di indicare come si svolgeva la sua esistenza. Rispose con una frase latina bifrontale, cioè leggibile da destra e da sinistra: "andiamo in giro di notte, e siamo consumati dal fuoco" - IN GIRUM IMUS NOCTE ET CONSUMIMUR IGNI. La frase risponde alla obiettiva notte del peccato, che avvolge in eterno i demoni.
La Chiesa, nella liturgia degli esorcismi, lo definisce "Maestro degli eretici = Haereticorum doctor". Esso osò tentare anche Gesù, il quale lo vince di continuo svelandone le astuzie diaboliche, rivelando la sua azione malefica, scacciandolo dai posseduti.
Vi sono tre nomi equivalenti per indicare il demonio:
SATANA = AVVERSARIO, che si oppone a Dio e all'uomo.
DIAVOLO = CALUNNIATORE, che travisa le opere e le leggi di Dio.
DEMONIO = ISPIRATORE, che suggerisce atteggiamenti contrari a Dio e dà impulsi ad agire così.
Nell'Antico Testamento vi sono altri nomi di difficile interpretazione:
ASMODEO = COLUI CHE FA PERIRE.
Nel libro di Tobia: "... l'odore del pesce (sul braciere) respinse il demonio, che fuggì nelle regioni dell'Alto Egitto. Raffaele vi si recò all'istante e in quel luogo lo incatenò e lo mise ai ceppi" (8,3). "Alto Egitto sta per "deserto".
AZAZEL, al quale veniva inviato il capro espiatorio nel deserto, oppure fuori città. È una designazione obrobiosa del capro espiatorio, portatore dei peccati dell'intero Israele.
Altri termini non sono considerati nomi propri:
BEELZEBUL, divinità pagana venerata ad Accaron, città dei Filistei (Re 1,2). È BAAL, il principe. Era venerato soprattutto per la difesa dalle mosche e dai tafani "ZEBUL", da cui il nome Beelzebul.
BEEMOTH, ippopotamo dalla forza bruta; indica l'ooposizione dell'uomo a Dio (Giobbe 40,15).
LEVIATAN, mostro del caos primitivo, vivente nei mari, ma debellato da Javhé. Veniva identificato anche nel drago misterioso che inghiottiva la luna (eclissi), invocato da stregoni nei riti dei giorni fausti ed infausti. È probabile che il drago dell'Apocalisse si riferisca a questo mostro misterioso (Giobbe 40,25).
LUCIFERO, principe di Babilonia invaso da orgoglio smisurato, che si riteneva quasi uguale a Dio e perciò umiliato e detronizzato. I padri della Chiesa utilizzarono, poiché calzante, questo nome ad indicare il diavolo.
Nell'Apocalisse si trovano nomi che sono indicativi degli intenti diabolici: drago, perdizione, sterminatore.

OBIETTIVI DIABOLICI.
Nel campo della fede i due obiettivi della feroce invadenza diabolica sono: IL MISTERO DELLA TRINITÀ e LA DIVINITÀ DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO. Più in particolare si possono distinguere un obiettivo generale e tre specifici.
UN OBIETTIVO GENERALE: ALLONTANARE L'UOMO DA DIO.
TRE OBIETTIVI SPECIFICI:
1) Distruggere le opere di Dio con L'ABORTO, LA CONTRACCEZIONE, LA ROTTURA DELL'UNITÀ MATRIMONIALE, L'EQUIPARAZIONE DELLA CONVIVENZA COL MATRIMONIO RELIGIOSO, IL PROFANARE IL PERIODO PREPARATORIO AL MATRIMONIO CON CEDIMENTI SESSUALI.
2) Impedire i rifornimenti: CONTRO LA VOCAZIONE sacerdotale ed alla vita consacrata.
3) Contro la Chiesa e la sua missione: il diavolo non vede l'anima della Chiesa che è lo Spirito Santo, ma tenta di scompaginarne la struttura e la realtà. "La speciosa rivendicazione di autonomie..., di libertà mentale..., di pluralismo..., sembrano dar ragione alle dottrine contrarie a quelle della Chiesa". Il demonio vuol distruggere la Chiesa, l'uomo ed il mondo, ma gli uomini, collegati con Dio, sono più forti di tutti i demoni!

MODALITÀ DELL'AZIONE DIABOLICA.
Si può inquadrare bene la natura del demonio tenendo presenti i dati della "divina Rivelazione".
Così Gesù definisce il demonio "principe di questo mondo", spiegandoci che non è un re, bensì "il primo" di tutto quell'insieme di idee ed atteggiamenti che caratterizzano "il mondo", in antitesi con le direttive di Gesù. Ed anche "potere delle tenebre", sia in senso fisico, sia nel senso di inganni mentali... falsificazioni religiose... E pure "omicida e mendace", che vuol togliere "la vita della grazia" dalle anime ed anche la vita del corpo. Gesù lo chiama anche "spirito immondo" , riferendosi così alla legge mosaica. Satana, con astuzia, mira a non fare incontrare gli uomini con la Parola di Dio e ad asportare da loro quel poco che vi è entrato.
L'uomo stesso può aprire la porta al diavolo, se commette peccato in continuazione, così che ne diviene "padre"; così dice Gesù. Inoltre nel Vangelo si parla di "Turbamenti dello spirito" (Lc. 22,31), mentre S.Pietro parla dell'azione furente del demonio per i singoli e per le comunità e lo definisce in modo pittorico: "Come leone ruggente" (I lett. 5,8).
L'influsso diabolico sulle cose del mondo può attuarsi per mezzo delle:
- MACCHINAZIONI (lat. COGITATIONES), S.Paolo II Cor. 2, 11; qui l'apostolo parla del proprio perdono che deve estendersi su tutti, davanti a Cristo.
- IMPEDIMENTI; nella I Tess. 4, 15 si parla di un viaggio apostolico impedito da satana. Peccati e morte sono dolorose realtà ed anche lì il diavolo agisce potenziando i primi e cercando di impedire il volo dell'anima a Dio, nella seconda realtà.
Il demonio agisce come un ladro, il quale adocchia il soggetto ricettivo o il luogo migliore per la sua azione, quindi compie il suo atto "ladresco".

AZIONE DEMONIACA.
Il diavolo agisce sull'uomo e sul mondo mediante:
- IDEE DOMINANTI, idee fisse nella quotidianità.
- INFESTAZIONE DIABOLICA LOCALE, su una casa, una camera, uno spazio aperto, attraverso rumori, grida, odori nauseanti, immagini tetre.
- INFESTAZIONE PERSONALE, detta OSSESSIONE, "quando il diavolo riesce ad impossessarsi della persona e strumentalizzarla al di là della sua volontà, eccitando le forze fisiche in grado superiore alla normale portata".
- VESSAZIONE, tramite fastidi fisici, pruriti, graffi, ecc.
- POSSESSIONE, con influsso totale: guidare, dirigere, spingere ad agire in modo non voluto.
Mentre per le idee dominanti e per le infestazioni vi è responsabilità morale dell'uomo, che agisce compiendo peccato o inalberando ribellioni, nelle vessazioni è incerta questa responsabilità umana. L'infestazione locale può essere causata da un suicidio avvenuto lì. Ossessione è un termine che deriva dal latino OBSEDEO, cioè sedersi comodamente, da padroni e sta ad indicare quella persona normalmente definita INDEMONIATA.

LA VESSAZIONE DIABOLICA.
Molti di noi si trovano spesso col mal di testa o qualche altro fastidio fisico che magari dura alcuni giorni. Bé, non è il caso di spaventarsi; la causa è sicuramente fisica, un campanello di allarme di qualche malessere locale. Basta una pillolina o anche una tisana. Anche alcuni malesseri psichici, quali la depressione, sono sicuramente superabili con una terapia allo psicologo o con un atteggiamento verso la vita più attivo, più pronto ad affrontare i problemi. Cercare di capire se un malessere fisico o una perturbazione psicologica sia di origine diabolica non è facile. È un po' come cercare di orientarsi in una foresta di notte, senza la bussola, avendo come unico riferimento la stella polare. Inoltre se tutte le malattie fossero connesse al diavolo, gli ospedali sarebbero pieni di diavoli. Vi è dunque una difficoltà di diagnosi a cui l'operatore esperto può far fronte col carisma, dono esclusivo del Signore. Cioè, dopo un'attenta analisi, verifica che vi sia convergenza di fatti e se due o tre coincidono, allora, ricorrendo alla propria capacità di distinzione, la presenza diabolica può essere diagnosticata. Una malattia fisica o psichica può scompaginare l'uomo nell'essere e nell'agire, perché non si orienti più nelle cose della propria vita, psicologica e fisica. Spesso, in queste condizioni, gioia e tristezza profonda si alternano, anche con una certa frequenza. Bene, tutti questi sono indizi che oltre al male c'è qualcosa di altro. A proposito delle malattie mentali c'è un episodio verificatosi durante un Esorcismo in una casa di cura per questi malati. All'Esorcista Francescano il diavolo disse: "Due terzi di quelli che sono qui dentro sono opera mia".
Le cause della vessazione diabolica sono dirette o indirette. Nel primo caso l'uomo consapevolmente pone nella sua vita atteggiamenti, più che atti singoli, per cui diviene soggetto a rischio di vessazione (scienza colpevole dell'uomo); nel secondo caso è un'altra persona o un gruppo di altre persone che causano la vessazione diabolica sul soggetto.

Ma veniamo ad apprendere quali siano le cause dirette.
1. APPASSIMENTO DELLA FEDE.
Quando la fede si attenua, immediatamente nascono elementi che scatenano le ostilità diaboliche, in quanto la persona si allontana da Dio.
2. C'È LA FEDE MA IL PECCATO È CONDIZIONE ABITUALE DI VITA.
Quando l'uomo sceglie il peccato come condizione abituale di vita, viene a galla l'orgoglio, l'odio. Il diavolo sa aspettare ed anche dopo anni di questo tipo di condizione di vita può agire con la vessazione.
3. LA MAGIA.
Questa attività dell'uomo è condannata da Dio. La magia è un insieme di pratiche, di formule verbali, di riti, per superare le normali capacità dell'uomo, attingendo alle forze del male. La DIVINAZIONE è una forma di magia diretta a fini buoni, ma volta ad accallappiare forze occulte diverse dalla divinità. Le CURE MAGICHE, per cui il mago usa filtri e amuleti e svolge cerimonie, con cui pensa di risolvere. Spesso il mago vende un amuleto perché la persona interessata abbia effetti particolari nel campo richiesto (lavoro, affetti) che gli uomini non sono in grado di ottenere. Si parla di MAGIA NERA, in cui il mago si collega con le forze del male, di una MAGIA BIANCA e di una ROSSA. Ma la distinzione è solo formale. L'indebolimento della fede è la spiegazione per cui molti vanno dai maghi, molto spesso ottenendo solo un peggioramento della situazione. Il mago è responsabile di fronte a Dio per questi atti.
4. LO SPIRITISMO.
Per questa attività si è in presenza di compartecipazione nella responsabilità da parte dei presenti alla seduta tenuta dal medium. Lo spiritismo nasce nel 1848 ad Haydesville (USA) a causa delle pratiche delle sorelle Fox. La Chiesa prese posizione il 4 agosto 1856 condannando i fatti ed ammonendo i fedeli. Il 24 aprile 1917 la Chiesa conferma la condanna: "È proibita ad ogni individuo la partecipazione a sedute spiritiche di qualsiasi genere". Solo a soggetti culturalmente ben preparati ed allo scopo di studio è concessa la partecipazione.
5. LE SUPERSTIZIONI.
È un vero mare magnum di preghiere, di riti religiosi, di azioni contro il I comandamento di Dio, che esige sia dato culto solo a Dio. Si hanno SUPERSTIZIONI VERE E PROPRIE IN SENSO STRETTO, quando si utilizzano formule che somigliano a riti e preghiere autenticamente religiose. Si hanno invece VANE OSSERVANZE quando si raccolgono abitudini non connesse alla religione, ma usate come tradizione popolare. È il caso, ad esempio, dell'oroscopo.
In entrambi i casi il demonio è come un ladro che ruba del denaro. Sia che prenda i soldi e scappi, sia che li sostituisca con soldi falsi, la sua invadenza è manifesta.
6. IL SATANISMO.
È il punto massimo che il demonio può ottenere dagli uomini. Cioè la stessa proposta fatta a Gesù: io ti do tutto se mi adorerai. A differenza del passato, in cui viveva un po' come 'fuoco sotto cenere', nella società odierna il satanismo esplode con virulenza. Così si hanno sette sataniche, sette luciferiane e addirittura chiese. Tutti questi gruppi perversi si rifanno alle forme religiose antiche e si da culto, per esempio, alla piramide da cui verrebbero radiazioni benefiche. In Piemonte si organizzano viaggi per visitare le piramidi. Lavorano un po' con quella che è l'idea 'dei due principi', di Zaratustra: vi è un dio del bene e ciò che è bene; vi è un dio del male e ciò che è male. Il sole è visto come un essere bello e potente che inonda la terra, che si ricollega al culto antico della divinità solare, MITRA. A Roma vi erano alcuni mitrei (S. Prisca nell'Aventino) e lo stesso Costantino era seguace del dio Sole.
S. Agostino era caduto nell'eresia manichea ed era schiavo di questo rito, di questa setta. S. Agostino, poi, si dichiarò che aveva 30-31 anni. I pagani adoravano gli idoli.
Ed ora passiamo a conoscere le cause indirette della vessazione diabolica.
1. LE FATTURE.
È possibile che Dio permetta ad alcune persone di fare del male ad altri. Sappiamo bene che leggi fondamentali di solidarietà legano gli uomini sia nella famiglia che nella società. Nell'ambito morale ci può essere una persona che da sola, o in collegamento con altre persone, si mette in contatto con le forze diaboliche e riesce ad operare il male su un individuo. È una operazione spirituale fatta attraverso oggetti determinati contro l'uomo che è spirito. Spesso si tratta solo di gente che fa chiacchiere, ma può capitare. È chiaro che se il cristiano si trova in una situazione di ordine di fronte a Dio, la fattura ottiene come effetto che la persona avverta solo un fastidio, un punzecchiare, un malessere. In questo caso si ha un punto di partenza e non uno di arrivo. Se la persona fatturata è in condizione di disordine dinanzi a Dio, allora è nelle condizioni ideali alla ricezione della fattura. Si ha qui un punto di partenza e uno di arrivo. Dobbiamo quindi cautelarci mettendoci in ordine, rendendo manifesti i SEGNI DELLA GRAZIA, che sono i Sacramenti e le azioni visibili.
Il mago per la fattura utilizza pupazzetti, intrugli, capelli, spilli, limoni tagliati a metà riempiti di spille. Poi dipende dalla zona in cui si effettua il rito. La vittima trova questi oggetti o li riceve in dono sotto forma di piccoli oggetti d'oro, piccoli ninnoli. Bisogna stare attenti, ma l'amore del prossimo è più grande e lo scambio di doni è cosa buona.
2. IL MALEFICIO.
È come la fattura, solo che non è espresso tramite oggetti. Le due parole sono quindi equivalenti. Il maleficio, comunque, si concretizza, secondo alcuni esorcisti, in piccoli oggetti, ma non sempre. Quando si vuole "lanciare" una malattia da cui una persona non possa guarire, il mago "concretizza", con un rito, cibi putrefatti in un determinato luogo. L'individuo si ammala ed appassisce fisicamente senza che i medici possano rendersi conto delle cause. Quando la persona maleficiata si sente avvolta da pensieri e paure che le rendono difficile agire anche nelle cose più normali, si è in presenza del maleficio di legamento. Quando in un rapporto di amore vi sono alternanze di odio-amore inspiegabili, in alternanza continua con susseguente spossatezza psichica, c'è il maleficio amatorio. Se l'individuo ha un'intossicazione morale, fisica, intellettuale tale che la sua vita ne è sconvolta con dolori di ogni genere e con depressioni psichiche deprimenti, c'è maleficio venefico. Quando il maleficiante agisce con spilli o altri oggetti acuminati sul pupazzo (di cera, di pongo...) e una determinata persona è colpita da mali nel modo corrispondente all'azione del mago, c'è maleficio di trasposizione di trasferimento.
3. IL MALOCCHIO.
È un segno di malevolenza che si esprime con uno sguardo, anche benevolo, ma che molto spesso è malevolenza. In ogni paese d'Italia vi sono tradizioni riguardo al malocchio. Ma il malocchio non esiste. Può capitare che i bambini si ammalino dopo aver incontrato una determinata persona che si ritiene lanci il malocchio. Ma è solo un caso. È quindi inutile andare dalle magare per le loro cerimonie strampalate, perché si rischia solo di far passare il diavolo.
4. LE MALEDIZIONI.
Molti mali fisici e morali vengono attribuiti alle maledizioni. E se io ricevo da una persona una maledizione, essa opererà il danno effettivamente? Staremmo freschi. Quante mamme, se il figlio rompe un oggetto, maledicono. E fra le persone, poi. Nella provincia di Frosinone è molto usato il: "Ti possano sparare". Secondo la Bibbia vi sono solo due casi in cui si può parlare di una rispondenza al cospetto di Dio della maledizione. È il caso della MALEDIZIONE DEI GENITORI. Non tutte le parole dette nelle esasperazioni per sofferenza hanno valore. Solo quando i figli fanno qualcosa che va contro il Verbo, contro il rispetto che si deve ai genitori. Se, per il torto ricevuto, in un momento di esasperazione, il genitore emette la maledizione, in qualche modo può essere accettata da Dio e il figlio deve temerlo. Mentre per gli altri nove comandamenti vi è garantita la benedizione e l'assistenza di Dio, per il quarto comandamento, "onora il padre e la madre", il Signore influisce direttamente sul tempo che si ha sulla terra. A Roma nel 1944, in zona Garbatella, in tempo di guerra, una povera signora era bersagliata in maniera violenta dal figlio, che arrivò a prendere il coltello e a minacciare la madre. Ecco, in questa situazione se la madre butta fuori una maledizione, può essere certa di essere ascoltata. Il Siracide dice: "Chi abbandona il padre è come una bestia, chi insulta la madre è maledetto dal Signore".
Se un matrimonio viene celebrato senza la benedizione dei genitori, ciò comporta dei pericoli in quanto questo matrimonio viene celebrato con un elemento essenziale in meno. Ma se il giovane evita lo scontro frontale coi genitori e, dopo una prudente consultazione, ritenga di andarci lo stesso, non deve pensare di ricevere una maledizione, malgrado l'animo sia sicuramente rammaricato. C'è il caso, poi, della MALEDIZIONE DEL POVERO. Se il povero, esasperato, ad uno cui si è rivolto per chiedergli aiuto e questa persona, pur avendo tutti i poteri per aiutarlo non lo aiuta, ma anzi usa parole di scherno e di disprezzo, lancia una maledizione contro costui, questa viene convalidata da Dio. Bisogna quindi avere slancio di amore il più ampio possibile verso gli altri: un sorriso, sostare un attimo. Vi è pure una maledizione di ordine ecclesiale, la MALEDIZIONE DEL SACERDOTE. Il sacerdote riceve da Dio ciò che è necessario alla vita del rapporto degli uomini con Dio. Un missionario in Cina ed un sacerdote di Roma lanciarono maledizioni che si sono verificate in maniera impressionante. La Chiesa non ha mai dato maledizioni di nessun genere; può però scomunicare, e la scomunica è pena medicinale per scuotere l'uomo. Nel Codice di Diritto Canonico vi sono scomuniche già decise (si dice "lata sententia") ma ne sono previste altre decise di volta in volta ("ferenda sententia"). È attivo il primo tipo di scomunica quando vi è APOSTASIA DALLA FEDE, cioè quando coscientemente il fedele aderisce a gruppi scismatici; o se l'ABORTO è effettivamente effettuato; se vi è PROFANAZIONE DELLE SPECIE CONSACRATE O ASPORTAZIONE E CONSERVAZIONE A SCOPO SACRILEGO; infine CONTRO LA MASSONERIA.

Gesù ha scelto i suoi Apostoli, li ha tenuti con se per tre anni, li ha imbevuti del suo amore e della sua dottrina, li ha colmati della sua grazia, ha fatto passare nelle loro mani i suoi poteri spirituali. Lo Spirito Santo ha poi confermato e vivificato ogni cosa. Tra i poteri consegnati a Gesù agli Apostoli emergono:
a) fare la Eucarestia in sua memoria;
b) rimettere i peccati col Battesimo e la Penitenza;
c) annunziare in modo infallibile la sua dottrina ;
d) esplicitare quanto da Lui stabilito in forma di principio (p.es. i Sacramenti).
Accanto a questi basilari poteri ve ne sono altri minori:
- "il dono dei miracoli e lo scacciare gli spiriti immondi".
"Diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattia" (Mt. 10,1).
"Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demoni e di curare le malattie" (Lc. 9,1).
"Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo" (Gv. 17,14).
"Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi... E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano" (Mc. 6,7; 6,12).
"Giovanni disse Lui: 'Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri'. Ma Gesù disse: 'Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi, è per noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa'". (Mc. 9,38).
Tutti i poteri, compreso quello di scacciare i demoni, sono affidati alla Chiesa, la quale li gestisce in modo rispondente alle esigenze del tempo. E, secondo l'attuale disciplina della Chiesa, "il Vescovo ha la pienezza del sacerdozio e della successione apostolica"; può quindi comandare ai demoni perché vadano via dai vessati. In più, ogni sacerdote ha la capacità di comandare ai demoni così da espellerli dai vessati; ma lo può fare solo su delega del Vescovo. La Chiesa considera "abusivi" e inefficaci gli Esorcismi praticati dai laici a cui manca il potere di base. Possono però pregare per gli ossessi. È vietato ai laici recitare le frasi degli Esorcismi ed imporre le mani. Durante il rito, officiato dal Vescovo o da un sacerdote autorizzato, possono prestare ogni aiuto necessario alla bisogna, oltre le preghiere. L'Esorcista lavora sulla base della Fede e ne fa la propria forza. Non c'è bisogno di un "carisma" particolare o di un fatto paranormale. Tuttavia alcuni santi sono arricchiti da Dio di "carismi", capacità paranormali, del dono dei miracoli, della "scrutazione dei cuori", della miracolosa diagnosi delle malattie; e per ciò ne sia benedetto il Datore d'ogni bene.
La parola Esorcismo è una translitterazione del greco "EX-ORKIZO", verbo che significa SCONGIURO.
Questa parola si trova di frequente nei papiri e nei libri esoterici dell'Egitto e di altri paesi orientali (soprattutto in Caldea), ed anche nei testi e negli usi greci e romani. Gli esorcismi pagani si effettuavano in alcuni templi di divinità con uso abbondante di formule magiche. Mentre nella Chiesa l'Esorcista mira a scacciare il demonio dai vessati e, quindi, cerca di costringerlo a manifestarsi per quello che è, per il nome con cui viene conosciuto, per i motivi della sua presenza, per eventuali corresponsabili umani di detta presenza; nell'uso pagano l'esorcista cercava di comandare lo spirito malvagio con forme di scongiuro o altri interventi verbali e rituali.
I fedeli che si sentono attaccati dal demonio in qualche forma, possono recitare la PREGHIERA DI LIBERAZIONE, preghiera generica molto efficace. La Chiesa effettua appunto gli Esorcismi che, oltre ad essere preghiera di liberazione, contengono in più l'autorità imperativa della Chiesa. Nel rito attualmente in uso è previsto un ESORCISMO PREBATTESIMALE, per il Battesimo dei bambini e degli adulti. Un ESORCISMO i DEL RITUALE ROMANUM, classico, con formule in latino, con 21 norme pratiche introduttive. Infine un ESORCISMO II-"IN SATANAM ET ANGELOS APOSTATICOS", detto di LEONE XIII, in quanto il papa lo abbia redatto dopo una visione in cui le forze diaboliche si scatenavano nel mondo e, più furiosamente, contro la Chiesa. Lo stesso papa ordinò che al termine della S. Messa si recitasse la 'Salve Regina' ed un'invocazione a S. Michele Arcangelo. Questo esorcismo può essere recitato privatamente, non per eseguire un Esorcismo, ma come implorazione di grazie per tutta la Chiesa, per sé stessi e per i propri cari. Ma non pubblicamente, né ufficialmente. Il cristiano è Esorcista per sé stesso, ma non può esercitarlo per altri.

martedì 27 novembre 2007

Devianza minorile e pedofilia aggiornamento professionale

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO - SCUOLA MEDIA STATALE LUIGI DI LIEGRO

4°CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE PER L’ISTRUZIONE E FORMAZIONE IN ETÀ ADULTA

Attività di formazione coordinata con
CEPIC– Centro Europeo di Psicologia Investigazione Criminologia
Corso di aggiornamento e formazione in problematiche relate a devianza e abuso minorile
DAL BULLISMO ALLA PEDOFILIA, INDIVIDUAZIONE E GESTIONE DEL MINORE VITTIMA E CARNEFICE.
Il Cepic, Centro europeo di psicologia investigazione e criminologia, intende offrire ai partecipanti un percorso formativo basato sugli sviluppi più recenti e aggiornati nell’ambito della psicologia, della pedagogia, della psicologia della devianza e della criminologia.
Il programma è finalizzato a fornire una preparazione teorico-pratica in campo educativo e psicologico.
Partendo dalla psicologia dell’età evolutiva, si affronterà la psicopatologia dell’infanzia e dell’adolescenza, con particolare attenzione ai disturbi maggiormente diffusi nell’adolescenza (disturbi alimentari e comportamentali).
Il modulo successivo affronterà il problema della devianza secondo un approccio sociale, psicologico e giuridico.
La sessione dedicata alla prevenzione ed all’intervento, sarà articolata in una parte dedicata al corpo insegnante e dirigente al fine di migliorare la comunicazione e la coordinazione del collegio docente, massimalizzandone l’efficienza e l’impatto, secondo le tecniche applicate in psicologia del lavoro e delle organizzazioni. La seconda tranche della sezione si incentra sull’apprendimento e sulla pratica delle più avanzate tecniche di comunicazione che traggono origine dalla Programmazione Neurolinguistica e dalla Psicologia strategica breve.
La sessione conclusiva riguarda l’analisi dei problemi e la consulenza agli utenti. I nostri formatori saranno disponibili a discutere ed indirizzare i discenti nel difficile rapporto con gli allievi e la famiglia e nel lavoro di inserimento di studenti stranieri. Verranno elaborati strumenti applicativi secondo l’approccio strategico e di counseling, al fine di ridurre il livello di stress di insegnati e genitori, di migliorare i rapporti con i colleghi e con l’istituzione e di fornire un incisivo sostegno e supporto agli studenti, così da porre le basi per una corretta opera di prevenzione
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO: Ven. 18 Gen.08
Dr. Bonanno (3 ore)
Psicologia dell’età evolutiva
Problematiche e trasformazioni in adolescenza
Sessualità e adolescenza
PSICOPATOLOGIA: Ven. 25 Gen. 08
Dr. Tamburrini (3 ore)
Psicopatologia dell’infanzia
Psicopatologia dell’adolescenza
Disturbi alimentari; teoria, contesto culturale, immagine corporea
Approfondimenti anoressia nervosa, bulimia nervosa, vomitino Disturbi somatoformi e ipocondria
Ven. 8 Feb. 08 Dr. Cannavicci (3 ore)
Droghe, alcol e nuove sostanze stupefacenti
Tossicodipendenza e approccio alle ultime tendenze di abuso
Ven. 22 Feb. 08 Dr. Cannavicci (3 ore)
Il bambino difficile
LA DEVIANZA: Ven. 29 Feb. 08
Dr.ssa Camerani (4 ore)
Devianza
Relazione tra disagio e dispersione scolastica
Adolescenti e comportamenti a rischio
I giovani aggressori sessuali (young sex-offender)
Le subculture devianti e le sette sataniche
Ven. 14 Mar. 08 Dr. De Luca (3 ore)
Il bullismo
Adolescenti assassini
L’ ABUSO E MALTRATTAMENTO SU MINORE:
Ven. 21 Mar. 08 Dr.ssa Camerani (3 ore)
Abuso e maltrattamento su minore
patologie materne; dalla depressione post partum alla patologia della cura
dalla trascuratezza all’abuso; il minore vittima del pedofilo
il profilo del pedofilo e del genitore incestuoso
Ven. 28 Mar. 08 Dr.ssa Pezzuolo (3 ore)
individuazione dell’abuso e tecniche di intervista
le conseguenze dell’abuso
INTERNET E MINORI; Ven. 11 Apr. 08
Dr. De Luca (3 ore)
Internet e cervello (dalla distorsione temporale, alla alterata percezione del crimine)
Il profilo del pedofilo online
Il codice di autoregolamentazione minori e internet,
la tutela
LA PREVENZIONE E L’INTERVENTO
La comunicazione efficace:
Ven. 18 Apr. 08 Dr.ssa Giordano (5 ore)
Il lavoro di equipe. Fasi dell’orientamento al problema
La dimensione costitutiva del gruppo di lavoro
I due livelli della comunicazione
Gli assiomi della comunicazione
La comunicazione efficace in pubblico
Il clima della relazione efficace
la relazione individuo contesto in ambito organizzativo
La Chiarezza nella comunicazione
I rischi dell’insegnante; la sindrome del Burnout
La psicologia delle organizzazioni applicata al sistema scolastico: Ven. 16 Maggio 08
Dr. Maresca (5 Ore)
La percezione interpersonale: essere consapevoli del proprio stile percettivo
L’ascolto Attivo Esercizi
Training assertivo e delle abilità sociali Esercizi
L’approccio e il problem solving strategico
Strumenti operativi nella classe: Ven. 23 Mag.08
Dr. Cianconi (3 Ore)
L’inserimento interculturale di ragazzi immigrati
Consulenza e chiusura Ven. 13 Giugno 08 (4 Ore)
Discussione problemi specifici nella scuola e nella famiglia
Consegna tesine e discussione
L'attestato finale è rilasciato dal 4° Ctp Luigi di Liegro, istituzione scolastica per la formazione degli adulti del ministero istruzione università e ricerca, può essere valutato come credito formativo, può essere rilasciata certificazione per la fruizione di permessi studio, in relazione alla singola regolamentazione di categoria e certificherà le 45 ore formative svolte.
DOCENTI
Dr. Ippolito Bonanno, psicoterapeuta, insegnante, Università La Sapienza
Dr. Andre Tamburrini Psicologo, psicoterapeuta, Università Tor Vergata, esperto devianza giovanile
Dr. Marco Cannavicci Psichiatra, Criminologo, direttore servizio psicologia. Ministero Difesa, consulente Cepic
Dr.ssa Chiara Camerani Psicologa, criminologa, Psicologa, criminologa, direttore Cepic, docente storia e sociologia dei costumi sessuali, Università dell’Aquila
Dr. Ruben De Luca Psicologo, Criminologo, Direttore GORISC, Università La Sapienza
Dr. Mario Maresca Trainer e consulente organizzativo
Dr.ssa Lucia Giordano Psicologa, esperta progettazione eventi sociali
Dr. Paolo Cianconi Psichiatra, psicoterapeuta, antropologo, esperto etnopsichiatria, C.C. Regina Coeli, Roma
Sede del corso:
Via C. Facchinetti 42 (Tiburtina)
(45 ore formative)
info 349.8367812
OBIETTIVI DEL CORSO:
Il Cepic intende offrire un percorso basato sugli sviluppi più recenti e aggiornati nell’ambito della pedagogia, della psicologia della devianza e della criminologia.
Il programma è finalizzato a fornire una preparazione teorico-pratica in campo educativo e psicologico.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA TRAMITE VERSAMENTO
C.C POSTALE CEPIC 37277407 – CAUSALE “CORSO MINORI” E SUCCESSIVO INVIO DELLA SCHEDA DI ISCRIZIONE COMPILATA VIA E-MAIL (CEPICSEGRETERIA@YAHOO.IT ), INDICANTE ESTREMI PAGAMENTO, DATI PERSONALI, RECAPITO TELEFONICO
QUOTE DI PARTECIPAZIONE
EURO 370,00 : COSTO CORSO
RIDUZIONI :
EURO 300,00 : Riduzioni CORSISTI CEPIC ,
EURO 330,00 : Riduzioni CORSISTI MASTER PROF. MASTRONARDI, ISCRITTI ENTRO IL 15 DICEMBRE
ADESIONI: Inviare la scheda allegata unitamente ai dati relativi alla ricevuta del versamento effettuato. Le adesioni saranno accettate sino all'esaurimento dei posti nella sala (50).
Le iscrizioni pervenute dopo l'esaurimento dei posti saranno respinte.
ANNULLAMENTO ADESIONI: Le adesioni possono essere disdette solo per iscritto e devono pervenire alla segreteria del Centro entro IL 27 Dicembre 2007. Eventuali sostituzioni di partecipanti saranno possibili, previa comunicazione.
** Le cancellazioni effettuate dopo tale data non saranno rimborsate.
Sede del corso:
Via C. Facchinetti 42 (Tiburtina)
(45 ore formative)

lunedì 26 novembre 2007

Introducing Cognitive Dissonance


This article is meant to introduce the concept of Cognitive Dissonance and how it relates to Christianity.
Cognitive Dissonance is a term in psychology that describes the feeling of tension experienced by a person when they hold two conflicting beliefs. When this happens to a person they feel uncomfortable and they start trying to figure out a way to reconcile the beliefs so they don't seem to conflict anymore and / or the discomfort is relieved. Dissonance is more likely to happen if the major idea is about who we are. To better explain this concept some examples of situations that introduce cognitive dissonance follow.

- People who think they are smart, moral or competent and they make a mistake that would indicate otherwise.
- People with addictions that know the behavior is harmful but want to continue to do it anyway, such as smokers, overeaters, compulsive gamblers, alcoholics
- People that are genetically disposed to Mental Illness have difficulty in reconciling their actions with their conscience
- People that cheat on or find ways to reduce their taxes either unintentionally or intentionally.
- People that make excuses for the 'embarrassing' or trouble-making member of the family.
- People that automatically start 'playing the blame game' and pointing fingers.
- Politicians, in fact there is a book out on this right now that is referenced at the end of this article.
- Subordinates that have to justify enforcing policies they don't support, in business, government, military, etc
- Salespeople that have to sell a product they don't particularly care about, but have a need to exaggerate its value to the customer
- Professional people that have made a mistake that impacts their self image, such as a prosecuting attorney that wrongly convicts someone who is subsequently shown through something such as DNA evidence to be innocent. The attorney doesn't want to believe they have made this kind of mistake.
- People that want to believe in things that are not supported by strong evidence such as Superstitions, UFO's, Bigfoot, The Loch Ness Monster, Ghosts, Psychic phenomena, faith healing, etc
- People that have to reconcile why they hold a certain Religious belief rather than another
- People that have to reconcile events in their religion that they do not like, such as the many anecdotes in the Old Testament.
- People that have to reconcile why an all powerful and loving god would create the need to permit so much apparently needless suffering in the world.
- People that have to reconcile why Jesus mother and family thought he was crazy as described in Mark.
- People that have to reconcile why an all powerful loving God uses principles that are shown in day to day life to be flawed.

Once you understand the concept of Cognitive Dissonance and Self-Justification, you can see examples of it literally hour to hour, and especially in Movies and in TV where authors have to introduce conflict as quickly as possible to set the premise and give the characters something to do. It seems to be a mechanism, or drive related to self-preservation. The brain is wired for self-justification. It has been identified in every major culture. It shows up in fmri brain scans. Drew Weston showed that when a person is experiencing dissonance, the thought processes shut down and when the subject starts reducing dissonance the brain centers that show pleasure become activated. The problem is that it is a means of utilizing bias and ignoring evidence that prevents finding the truth or resolution of a problem. Once a person is experiencing Cognitive Dissonance it is very difficult for another person to interrupt the process. Attempts by another person to interrupt the process will result in the intensifying of the process and the resolve of the person experiencing dissonance to continue attempting to reconcile it.

An episode in a series of Psychology videos explains bias and cognitive dissonance very well. Follow this link Learner.org Part 11: Judgement and decision making. Registration is free to watch but you will have to create an account and I recommend it as 'safe' because i haven't received any spam since i did.

Of the many things the video talks about is a seminal experiment by Leon Festinger and Carl Smith.
Leon Festinger conducted one of the first experiments to introduce conditions that reliably induce dissonance. In the experiment the subjects were told to perform boring tasks. Afterwards they were given the opportunity to receive payment if they could influence others to participate in the experiment. Some subjects were given a twenty dollar payment, others only a one dollar payment and some were not given the offer. When asked to rate the tasks, the group that was paid one dollar rated them more highly than the group that was paid twenty. The group that was paid twenty dollars had an obvious external justification fortheir behavior, but those that were paid less had to internalize it. The researches theorized that the one dollar group did not believe they had sufficient justification to lie about the tasks so they were forced to changetheir attitude to relieve the stress. The process allowed the subjects to genuinely believe the tasks were enjoyable. Here is a link to the original paper.

Another similar experiment was done by Elliot Aronson where two groups were picked to join an organization with a initiation tasks. The organization turned out to be boring and uninteresting, but those that had the harder initiation felt more loyalty to it than those that had the easy initiation.

Leon Festinger summed it up in the video as "we come to love what we suffer for".

Carol Tarvis and Elliot Arronson (the researcher noted above) wrote a book on this subject called Mistakes Were Made (But Not By Me): Why We Justify Foolish Beliefs
In an interview with Carol Tarvis on Point of Inquiry, the Podcast of the Center for Skeptical Inquiry she was asked if Cognitive Dissonance is manifested in religious belief and the following summarizes her response.

Q: There are religious people that don't demand proof for their beliefs, is this a way of relieving their cognitive dissonance?

A: The more important a particular belief is to us the more strongly we will ignore or reject evidence suggesting we are wrong. Religion is central to what gives many people meaning and purpose in life. This type of belief will be defended at all costs. Examples of dis-confirming evidence creating Cognitive Dissonance are Evolution, the Holocaust and disasters.

Most religious people are not threatened by evolution. They find a way to fit it into their beliefs, but some cannot fit it into their beliefs and they will go to great lengths to try to refute the dis-confirming evidence.

How do Jews deal with the Holocaust? The Jews believe they are the chosen people, and god is looking after them. How could a good loving god have permitted genocide? Students of Cognitive Dissonance Theory would predict that people would become more religious and their faith would be strengthened. What most people do is not lose their faith in God but reduce the dissonance by saying God is responsible for the Good in the world, human beings are responsible for the Evil or God is testing faith. The Christian response to the question of how Jesus could permit enormous suffering to happen is to believe that it is to test faith. Anything that is not consonant with a belief in God is reinterpreted to make it consonant. For example after a terrible disaster the survivors will say something like "god was looking after me" but discounting the fact that God was not looking out for other people that died.



Another interesting interview related to cognitive dissonance is from the radio show "All in the Mind". They interviewed Phillip Zambardo, the lead researcher involved with the Stanford Prison Experiment. The experiment had to be cancelled because it got out of control. The participants started self-justifying doing terrible things to each other and it had to be stopped. He was the expert witness for the defendants in the Abu Ghraib trial, explaining how situational factors can make good people do bad things using cognitive dissonance to self-justify their actions. It is described in his book
The Lucifer Effect. It made me think about slavery, the crusades, Old Testament atrocities and William Lane Craigs defense of killing pregnant mothers with a sword. (thanks Steven Carr!)

I suffered severely from dissonance and when I decided to subject my religious beliefs to the same type of criteria and scrutiny that I used for my day to day life, I discovered that I could no longer hold a belief in God. I Know that it is likely that I am not going to convince any christian that there is no God, but what I can do is, through the use of rational discussion, point out the weakness in their arguments and principles that their arguments depend on to introduce cognitive dissonance in their mind.

People use different criteria for reasoning based on the context of the situation. They are called Spheres when the the concept is applied to a group and "compartmentalizing" when applied to an individual. This concept is discussed in Stephen Toulmins "Introduction to Reasoning" and Richard D. Reinke and Malcom O. Sillars "Argumentation and Critical Decision Making". The difference in the spheres and compartments can be seen very well when comparing Scientific reasoning, Legal Reasoning, Religious Reasoning, Artistic Reasoning, and Business Reasoning. I am sure these are not all the spheres that can be identified but they are useful for this discussion. The difference between them is the weight that each places on types of evidence and principle. And often one type of reasoning taken out of context and applied in another sphere or compartment breaks down. For example, the type of anecdotal evidence used in Legal reasoning would break down when applied to science, just as Religious witness testimony breaks down when applied to Legal Reasoning. These facts insulate poor reasoning and can be used to Justify poor conclusions. However, when comparing the principles that conclusions depend on, it is not so easy to justify poor conclusions. For example, the concept of evidence is fundamental to all the types of reasoning but the type of evidence is not. However, if we say the type of evidence needed to justify a Christian belief is not sufficient to justify a Muslim, Hindu, Jewish (etc) then the principle breaks down and we can say the conclusion is flawed.

If you watch this blog long enough you can see people wrestling with this concept as illustrated here in this recent exchange between me and a commenter. We were talking 'embarrassing moments' in the bible and whether or not they are useful to build a case for authenticity. The argument goes that by including the 'embarrassing moments' in the bible it adds authenticity to it.

Lee:

I wouldn't even add it [argument for authenticity from embarrassing moments] to my portfolio to make a cumulative case. The reason why is someone like me would turn it around and point out, like I did in my first post, that in the beginning, Jesus as god was not the consensus. These things put in there were not threatening to that idea. Over time they became threatening. I would turn this argument around and say that it better supports Jesus lack of divinity because the anecdotes are not consistent with what should be the case if a god walked the earth, and if anyone should know it would be his mother. It better supports as ed points out that the further away from the event the larger his divinity grew which is more consistent with the creation of a legend than historical authenticity.


Commenter:

I would ad it [argument for authenticity from embarrassing moments] considering that it contributes in a positive way, even if it is neither necessary nor necessarily sufficient to make a case. Historical inquiry demands that I take it into consideration. The alternatives, while plausible, are not very strong in my opinion since they argue from silence and are based on hypotheticals.



What I want to point out is that while he asserts that the principle i am using to build my case is flawed he is happy to use it for his argument. Namely that the alternatives that I am using are not very strong and based on hypotheticals. His argument was too. And I claim his are based on them to a much larger degree since I have precedent on my side. In any case, I didn't use this example to declare that I am right, I simply used it as the most recent example of cognitive dissonance that I have experienced. If you watch this blog day to day, you see it almost every day.

The truth will stand up to scrutiny and the truth will set you free. People just have to decide to break down the walls between those compartments and identify and eliminate sources of bias because they will not be convinced by anyone otherwise.

REFERENCES not all inclusive, refer to the body of the article for more.

* Point of Inquiry podcast with Carol Tavris interview.
* Science Friday podcast interview with Elliot Aronson
* Mistakes Were Made (But Not By Me): Why We Justify Foolish Beliefs
* Wikipedia on Cognitive Dissonance
* Stanford Prison Experiment
* The Lucifer Effect

Solomon Asch conformity experiments
* Solomon Asche
* Conformity Experiments
* YouTube video

Drew Weston
* Discussion of his experiment
* His book "The Political Brain: The Role of Emotion in Deciding the Fate of the Nation"

(Debunking Evangelical Christianity)

giovedì 22 novembre 2007

Religion can promote Honesty

Two recent studies by Brandon Randolph-Seng and myself found that being reminded of religion can promote honesty. They are published in the current issue of The International Journal for the Psychology of Religion cheated in the group exposed to nonreligious words... and once again, . The general format of the research involved first "priming" people with either religious words or nonreligious words, then giving them another task to perform. In Study 1, the priming involved a 'scrambled sentence' task, in which the participant unscrambled words in order to make a complete sentence. In Study 2 the priming was done subliminally, or below the threshold of conscious awareness, by displaying the word briefly (80 milliseconds) on a computer screen and then displaying a series of characters (XXXX) for another 100 ms in order to ensure that the image of the word did not persist on the screen. Following the priming task, participants were given an opportunity to complete a task that could easily involve cheating. In both studies, people who had been exposed to the religious words were less likely to cheat than were people exposed to other words. In fact, none of the people exposed to religious words cheated, but nearly half of the people exposed to other words in Study 1 (with the scrambled sentence task) cheated. In Study 2, where words were presented subliminally, 20%none who saw the religious words cheated.

Read more about our project on this pdf copy of the article. If you are interested in this line of research, you'll also want to read this article by Shariff and Norenzayan that found religious priming resulting in increased levels of generosity.

Fonte - PsyRel

Lettera di Padre Raniero Cantalamessa su l’associazione Arkeon


Nota su P. Raniero Cantalamessa e l’associazione Arkeon a seguito delle trasmissioni di “Striscia la notizia”

Nelle puntate del 30 e 31 Ottobre scorso, nella trasmissione Striscia la notizia si è parlato di un mio presunto coinvolgimento con l’associazione Arkeon su cui è in corso un’indagine giudiziaria. Ritengo mio dovere dare una chiarificazione al riguardo.

Non ho mai fatto parte dell’associazione Arkeon, non ho mai partecipato a un suo incontro, né ho mai spinto qualcuno a parteciparvi. I miei contatti sono consistiti in questo. Cinque anni fa, quando ancora non esisteva alcuna contestazione a proposito di detta associazione (io non ne conoscevo neppure il nome), lessi in una rivista che c’era un gruppo di studio che lavorava per la riconciliazione tra padri e figli. Dovendo commentare la parabola del figliol prodigo in questo mio programma, come vedete che faccio spesso, mi recai da loro per raccogliere una testimonianza su questo loro lavoro. Le immagini di quel programma vengono mostrate come se io avessi partecipato a incontri di Arkeon che è falso. Ho visitato tante altre famiglie per lo stesso scopo. In quella circostanza il fondatore mi parlò del lavoro da lui svolto, senza che potessi scorgervi nulla di anormale.

All’inizio dell’anno scorso, tenni una giornata di evangelizzazione nella Parrocchia di S. Eustorgio a Milano e un gruppo di aderenti all’associazione, avendolo saputo, partecipò alla Messa conclusiva, cosa che come sacerdote non avevo motivo né diritto di impedire. Molti di loro, all’occasione, ricordo che si accostarono ai sacramenti.

Ma l’addebito principale nei miei confronti è che nella trasmissione per la festa della S. Famiglia dell’anno scorso, avrei appoggiato l’associazione Arkeon, nonostante che contro di essa fossero state mosse nel frattempo accuse pesanti in una trasmissione televisiva, attribuendo all’associazione il merito di avere aiutato due persone da me intervistate.

Ma nel presentare tale testimonianza io evitai volutamente di fare il nome di Arkeon, limitandomi a dire che la coppia era stata aiutata da “un gruppo di sostegno”. Sarebbe come dire che chi in TV parla di caffè fa per ciò stesso propaganda di Lavazza. Chi, tra gli ascoltatori, poteva sapere che il “gruppo di sostegno” si riferiva ad Arkeon e come ha fatto chi sostiene tale accusa a scoprirlo, se non indagando sui rapporti intrattenuti dalle persone fuori della trasmissione, violando quindi la loro privacy? Sono essi, non io, che hanno tirato in ballo Arkeon, a proposito del mio programma. Qualcuno dovrà spiegare un giorno perché l’ha fatto e con quale autorizzazione.

Il mio dispiacere più grande in tutta questa vicenda è il male immenso fatto alla povera famiglia intervistata che ha visto la propria immagine usata e abusata senza nessun rispetto della loro dignità e sensibilità.

Quanto all’operato di Arkeon, non sta a me pronunciare un giudizio, ma alla magistratura. Se qualcuno di loro, ha sbagliato e giusto che paghi. Personalmente io non sono venuto a conoscenza di nessun abuso, che altrimenti sarei stato il primo a condannare e denunciare. Quello che è da evitare sono i processi sommari in cui si pronunciano condanne prima ancora di aver dato agli accusati la possibilità di difendersi.

Nel servizio di commento al vangelo che svolgo da oltre dieci anni vengo in contatto con innumerevoli realtà sociali, istituzioni e famiglie e non posso essere ritenuto responsabile di quello che avviene a mia insaputa al loro interno.

Fonte - P. Raniero Cantalamessa

martedì 20 novembre 2007

Official: Doomsday cult leader will seek release of children from Russian hideout

Peter Kuznetsov , leader of a doomsday sect


AP, via the International Herald Tribune, USA - Nov. 20, 2007, www.iht.com

MOSCOW: A Russian doomsday cult leader whose followers have holed up in an underground hideout will be brought to the site in an effort to win the release of several children, a government official said Tuesday.

Twenty-nine followers of self-declared prophet Pyotr Kuznetsov — including four children, the youngest aged 18 months — retreated to the hideout in the countryside near the village of Nikolskoye, about 640 kilometers (400 miles) southeast of Moscow, earlier this month and have threatened to blow themselves up if forced to leave. They say they believe the world will end in May.
Kuznetsov, who was not among them, is now confined to a psychiatric hospital, and was charged last week with setting up a religious organization associated with violence.
Kuznetsov has agreed to seek the release of the children from the cave-like refuge, and authorities plan to escort him to the site Wednesday for talks with his followers, said Yevgeny Guseynov, a regional government official.
“He is ready to try to get the children out of there,” said Guseynov, head of the internal policy department in the Penza region government.
Clerics from the dominant Russian Orthodox Church have sought unsuccessfully to convince Kuznetsov’s followers to leave their refuge.
Guseynov said that according to experts with whom officials have consulted, “Only their leader can coax them out.”
But the top Russian Orthodox cleric in the region, Archbishop Filaret, said Kuznetsov’s followers were at least listening to what clerics speaking to them through a ventilation hole had to say, ITAR-Tass reported.
He stressed that they must not be forced out.
“Only prayer and persuasion — other methods must not be used,” ITAR-Tass quoted him as saying. “We want these people not only to calm down but to understand us, and we are calling on them to return to God’s sanctuary, to normal Christian life.”
“We are patient and we’ll wait until May if necessary,” he was quoted as saying.
Kuznetsov, 43, an engineer from a devout family, declared himself a prophet several years ago. He left his family and the Russian Orthodox Church, established the True Russian Orthodox Church and recruited followers in Russia and Belarus.
Kuznetsov reportedly told followers that, in the afterlife, they would be judging whether others deserved heaven or hell. Followers were not allowed to watch television, listen to the radio or handle money, reports say.

Il massacro della Guyana - Conclusione




Il 14 novembre 1978 Ryan, accompagnato da Ron Javers, un giornalista del San Francisco Chronicle, da un reporter e da due avvocati.
Ma è davvero il paradiso tanto agognato, quello che gli adepti della setta hanno trovato al loro arrivo?
Le testimonianze successive al suicidio collettivo raccontano una storia ai confini dell’orrore: le vittime principali sono i più indifesi, i bambini. La colonia ne conta 276, che vivono in condizioni ai limiti della sopravvivenza. Sono denutriti, separati dai genitori, che possono vedere solo la sera, lavorano dalle 7 di mattina alle sei di sera, con temperature diurne che vanno oltre i 40°; sono vittime di abusi sessuali, picchiati duramente e soggetti alla somministrazione di psicofarmaci. È il reverendo Jones ad occuparsi di questo, quel reverendo Jones che si propone come “padre comunitario”. E che, viceversa, si comporta da onnipotente dio della vita e della morte. Non è un paradiso, ma l’anticamera dell’inferno.

Un inferno che diventa reale e concreto il 16 novembre.
Le voci del viaggio di Ryan sono arrivate nella piccola comunità, e nella mente di Jones scatta qualcosa. Probabilmente sospetta che il viaggio di Ryan possa portare alla luce il segreto che si annida nel paradiso artificiale che ha creato. Il suo carisma, la sua forza, il suo diabolico ascendente possono essere messi in discussione; le condizioni di vita della sua gente possono essere portate alla luce del sole. Come spiegare lo stato di degrado in cui vivono, ammassate, oltre 900 persone? Cosa raccontare ai genitori che stanno venendo a chiedergli ragione del suo operato? Per anni ha lavorato al suo progetto, e ora sente che può svanire, all’improvviso, nel nulla. L’arrivo di Ryan e dei suoi compagni di viaggio è un colpo mortale. Il deputato parla con alcuni aderenti alla setta; ne convince almeno una ventina ad abbandonare la comunità. E la gente che vive nelle baracche mostra immediatamente la sua paura: alcune donne si nascondono, alcune, con coraggio, chiedono di poter ritornare a casa. Il gruppo indaga a tutto campo, e ben presto si rende conto che la situazione è ancor peggiore di quello che immaginavano. I sistemi coercitivi, con punizioni corporali, la mancanza di igiene, di cibo adeguato, i soprusi e le violenze sui bambini: tutto, a poco alla volta, filtra attraverso i racconti delle vittime. Ryan interroga Jones, che spiega a parole spezzate, incoerentemente, la sua filosofia di vita, quella del paradiso, della terra promessa che ha consegnato alla sua gente.

Il 19 novembre il compito di Ryan è finito: ha visto abbastanza. Arrivano i camion, che porteranno il gruppo del deputato e una ventina di persone da Jonestown alla pista di atterraggio. Ed è in questo preciso momento che scoppia la tragedia, con una dinamica così improvvisa da creare problemi nella sua esatta definizione. Un uomo si avvicina a Leo Ryan e lo accoltella. Mark Lane, uno dei due avvocati, lo soccorre, e lo prende per un braccio, lo trascina verso uno dei camion, che parte a tutta velocità verso la pista di decollo. Il camion si arresta, ma gli occupanti non fanno in tempo a scendere. Il servizio d’ordine del campo apre il fuoco, e Leo Ryan si accascia, ferito mortalmente. Bob Brown, l’operatore, cade con il cranio spappolato;poi è la volta di Don Harris, giornalista della NBC; cade Greg Robinson, il giovane e fotografo dell'Examiner di San Francisco, cade Patricia Parks, la figlia della donna che aveva sfidato Jones ostinandosi a voler partire. E’ un massacro. I pochi scampati alla fulminea tragedia corrono nei boschi, e sarà la loro fortuna. Le ombre della sera nascondono agli occhi degli assalitori quel pugno di sopravissuti, mentre l’aereo che doveva riportare indietro Ryan e i suoi amici riesce miracolosamente a decollare.
Nel frattempo una tragedia, ben più spaventosa, si è consumata all’interno del campo. Seguendo gli ordini di Jones, le infermiere hanno iniziato a uccidere, con il cianuro, tutti i bambini del campo. Muoiono tutti, gridando, mentre il veleno viene versato loro in gola con delle siringhe. Cadono come mosche, uomini e donne. Non si ribellano, perché la fede nel loro capo è totale. Ed anche perché alcuni, armati di mitra, vigilano su di loro, pronti ad abbatterli in caso di reazione. Cento,duecento,novecento. Cadono coprendo ogni metro quadro del paradiso che avevano sognato. Cade anche Jones.

«Ci incontreremo altrove», dice, prima di morire fulminato da una pallottola nella tempia. Poco alla volta, gli spari si diradano, fino a cessare del tutto. Sulla giungla un silenzio di morte sovrasta tutto, cancellando anche i suoni della natura.

Lo spettacolo che si apre agli occhi della polizia della Guyana, l’indomani mattina, è orribile. 921 uomini, donne e bambini, giacciono alla rinfusa, come giocattoli rotti. 912 sono i corpi degli aderenti alla setta, poi c’è Ryan, i suoi amici. Immagini che riportano indietro di anni,a quelle tristi e terribili che accolsero i liberatori dei campi di concentramento. Un massacro terribile, spaventoso nella sua illogicità.
Le immagini strazianti del massacro filtrano, arrivano in America, fanno il giro del mondo. Esplodono le polemiche, si parla di strane connivenze e coperture di cui avrebbe usufruito Jones. Dibattiti, talk show, montagne di articoli. Per mesi i sopravvissuti vengono sballottati da una parte e l’altra dell’America, per mesi si cercano le motivazioni del gesto, si analizza la figura del reverendo Jones, si scava nel suo passato. Ma le migliaia di parenti delle vittime si chiudono in un silenzio più efficace delle parole. Lo strazio e il pudore di chi ha perso un parente, un amico, un figlio, vince sulla voglia di protagonismo. E sulla vicenda, a poco a poco, cala il silenzio.



Ma l’interesse degli storici, di alcuni giornalisti, non viene meno.
Un anno dopo escono due testi fondamentali per capire le dinamiche e la storia di Jim Jones .

Si tratta di Guyana: la setta del suicidio, di Marshall Kilduff e Ron Javers, del San Francisco Chronicle, e di Childen of Georgetown, scritto da Wooden K., 1979,edito da Mc Graw Hill, New York.

Val la pena citare, in chiusura, proprio l’incipit di questo libro, che testimonia l’orrore e la sensazione di sgomento di chi ha dovuto occuparsi, anche professionalmente, di questo caso:

«Il 18 novembre 1978 [...] 276 bambini furono uccisi in un genocidio settario che non ha precedenti storici, a Jonestown, in Guyana. Totalmente ignorati [...] e persi nella copertura della stampa nazionale e internazionale sulla tragedia, furono sepolti in tombe comuni senza un'iscrizione, ricoperti di terra da bulldozers, ad Oakland, California [...] i responsabili della sepoltura ricevettero l'ordine di dare all'avvenimento il minimo rilievo possibile. È così che questi bambini, ostaggi insignificanti in vita, sono stati del tutto dimenticati da morti.».