venerdì 23 maggio 2008

Religioso e relativismo. Il GRIS: 'Non ci facciamo intimidire da minacce'

"Il GRIS riminese, non ci si fa intimidire dalle aggressioni verbali e dalle minacce". Il Gruppo di Ricerca Socio Religiosa della Diocesi di Rimini interviene a conclusione del ciclo di incontro su relativismo e religioso:

RIMINI | 05 maggio 2008 | nello specifico, si fa riferimento a una turbolenta serata in cui, si legge in una nota "un gruppetto di adepti di una psicosetta, giunto da fuori città, ha tentato invano di impedire ad una propria ex-aderente di parlare in pubblico a Rimini, esponendo la propria esperienza".

Fonte - newsrimini.it, 5 Maggio 2008
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Pubblichiamo integralmente la nota del GRIS:

Con l’ultimo incontro su “La presenza del GRIS nella Diocesi di Rimini tra impegno ecclesiale e attenzione critica alla società” si è concluso il Ciclo di incontri primaverili promossi dal GRIS di Rimini.

Il Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, nel suo Incontro introduttivo ha sottolineato come la diffusione del relativismo non sia solamente un fatto teorico o addirittura un’espressione di libertà, ma comporta devastanti conseguenze per tutta la cultura del nostro territorio: rimuovendo la dimensione della Verità ogni aberrazione accampa pretese di cittadinanza, tutto diviene eguale a tutto e nulla ha più valore: si tratta di una profonda sfida sia per la Chiesa che per la cultura laica, una sfida prima di tutto educativa.

Nel corso dell’Incontro finale, don Guido Benzi (Uff. Catechistico Diocesano) e il prof. Natalino Valentini (Direttore ISR “Marvelli”) hanno sottolineato coralmente la necessità di rispondere cristianamente in modo innovativo alle nuove sfide che il mondo “liquido” del nostro tempo pone, invitando il GRIS ad una ancor più stretta collaborazione con le Istituzioni formative della Diocesi. Da parte sua don Aldo Buonaiuto (Comunità Papa Giovanni XXIII) ha ribadito che per aiutare i nuovi Ultimi, le sempre più numerose vittime di sette e maghi, è necessaria la massima cooperazione sia con le forze dell’ordine, sia fra le realtà ecclesiali che a diverso titolo affrontano questi problemi.

Perché affrontare il crescente clima di relativismo significa anche rispondere al crescente astio anticristiano: dal negare ideologicamente le radici cristiane della nostra società ai recenti episodi di intolleranza ed alle scritte blasfeme che deturpano le nostre chiese il passo si è dimostrato breve.

Il GRIS riminese, da questo punto di vista non si fa intimidire dalle aggressioni verbali e dalle minacce quali quelle recentemente organizzate da un gruppetto di adepti – giunti da fuori città – di una psicosetta che ha tentato invano di impedire ad una propria ex-aderente di parlare in pubblico a Rimini, esponendo la propria esperienza, all’interno del nostro Ciclo di Incontri. In modo significativo, anziché difendere le proprie eventuali ragioni nelle sedi opportune in uno stato di diritto si è tentato – ancora una volta invano - di impedire un libero confronto: un autogol che meglio di ogni altra valutazione ha illustrato al folto uditorio presente la vera realtà dell’organizzazione in questione, e ci fatto capire meglio a tutti come il relativismo contemporaneo possegga anche un volto violento contro ogni Verità.

La sfida educativa indicata da Mons. Lambiasi si gioca in primo luogo nelle giovani generazioni: nel vuoto di valori ed idee forti sempre più infatti si diffondono fra i giovani delle mode imposte dalla grande macchina massmediale che impongono comportamenti autolesionistici e devastanti: genitori, educatori e istituzioni religiose sono sfidati a comprendere le motivazioni profonde della diffusione di queste mode, indicando alternative credibili e concrete.


La Verità esiste, è comprensibile a tutti gli uomini e le donne, giovani e anziani, e soprattutto rende liberi. La rete delle Associazioni, Comunità ed Istituzioni religiose riminesi, fra le quali opera il GRIS, ritiene propria prioritaria missione continuare ad aiutare le vittime del relativismo spirituale, della superstizione diffusa e del settarismo.

Il GRIS Diocesano

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