martedì 30 settembre 2008

Satana in Italia e Satana Mediatico

Il racconto satanico

Corrado Balducci è sicuramente uno dei massimi ispiratori della satanologia mediatica. La sua visione cattocentrica del satanismo è assolutamente chiara, oltre che profondamente errata:

"Dando al diavolo, Lucifero o Belzebù o come lo si voglia definire, il culto, non si fa altro che rovesciare il culto a Dio [...] coloro che si danno al culto satanico pensano di adorare il Dio del male e per piacere a questo si mettono sulla strada degli adoratori del male. Di qui la conseguenza: una nuova criminalità, quella satanica, che sta avendo una rilevanza sociale".[1]

In Italia, il racconto satanico viene vissuto ad almeno tre livelli. Il primo è quello della lettura profana;Satana come personaggio giornalistico. Qui credulità, disinformazione e ironia si fondono insieme a un brivido di paura e alle preoccupazioni per l'ordine pubblico. Meno noto, ma certamente più incisivo a lungo termine, è il racconto "alto", in cui Satana si scontra con la Vergine Maria per il dominio della società e dei cuori degli uomini. Questo racconto si riversa continuamente in un terzo livello: il conflitto combattuto nella quotidianità sattraverso esorcismi, demonizzazioni e terrori che coinvolgono migliala di fedeli.

E i satanisti stessi? In un certo senso, essi semplicemente non esistono: Satana appartiene esclusivamente al racconto cristiano, in cui, per quanto possa apparire potente, rimane alla fine perdente. La maggior parte di coloro a cui viene attribuita la qualifica di satanista non lo sono affatto, visto che si tratta di critici a vario titolo del cristianesimo, come i seguaci di Crowley a cui abbiamo accennato prima; oppure di persone che assumono provocatoriamente l'etichetta che viene imposta loro da altri, come i seguaci della "Chiesa di Satana" di LaVey, che sono piuttosto dei nietzscheani. Esistono inoltre piccoli gruppi di cultori di orge e un'ampia fascia di adolescenti trasgressivi, che adoperano una simbologia "gotica" volutamente speculare a quella cristiana. Alcuni atti di violenza - tra cui il brutale omicidio di una suora da parte di un gruppo di ragazze - sono certamente dovuti a tali ambienti. Ovviamente i musicisti non sono ne più ne meno responsabili di quanto l'industria del calcio sia responsabile della violenza (certamente molto più diffusa) negli stadi. Inoltre esiste anche una violenzaanti-satanica: i lettori ricorderanno l'omicidio di una bambina a Polistena, fatta morire dai genitori durante un improvvisato rito esoreistico perché ritenuta indemoniata. Un'azione di cui non si può certo incolpare la Chiesa cattolica, che pure predica da sempre la guerra contro il diavolo.

Lettura profana del satanismo: il Mago Alex

II satanismo è affascinante per lo stesso motivo per cui lo sono altre realtà evanescenti, come le macchie di Rohrschach: non in se stesse, ma per quello che ci rivelano riguardo all'osservatore. La "diffusione del culto di Satana" costituisce un topos del giornalismo locale come di quello estivo, e viene presentato sempre allo stesso modo.

Vediamo ad esempio un testo scritto da un certo "Mago Alex". Il lettore noterà che le parole di questo personaggio non differiscono in nulla da quanto scritto da giornalisti autorevoli sui principali quotidiani nazionali. Il nome "Mago Alex" è debitamente registrato presso la Camera di Commercio come "marchio d'impresa".

Mago Alex - al secolo Marco Pepe - è autore di un libro sui misteri di Genova [2] che contiene un capitolo su "Genova, la capitale del Regno di Satana?" Il discorso su Satana è sempre ambiguo: il tono lievemente scherzoso di questo titolo contiene in sé anche la possibilità di essere preso alla lettera. Satana potrebbe esistere, avere un "regno" e i suoi presunti ammiratori potrebbero effettivamente essere i suoi agenti in terra. "Per secoli Torino ha detenuto il titolo della città più magica e misteriosa d'Italia, ma ultimamente sembrerebbe che Genova si impegni energicamente per strapparle il primato" - scrive il nostro mago. Non è che una delle tante leggende metropolitane, ma è interessante vedere che l'autore sottintende come la presenza di alcuni cittadini che agitano pentacoli o fanno orge renda l'intera città "magica e misteriosa".

Le "tracce sataniche", che farebbero di Genova certo "supremo Astarot" che. addirittura, si è presentato incappucciato al Maurizio Costanzo Show.

"Più riservati, ma non meno pericolosi, sono quelli della Confraternita dell'Unicorno, inspirati al culto luciferiano, a insindacabile giudizio dei veri esperti, ma anche i più ermetici della città".
Chi siano i "veri esperti", e perché mai questi gruppi siano "pericolosi", non si sa. Ma il Mago Alex ci informa che:
"i Carabinieri di Campomorone trovarono [...] un altare [sic] disseminato di elementi assai particolari, come un paio di slip femminili (probabilmente porta ostie...), cerchi di sale e zolfo, candele rosse e nere (indispensabili per i riti luciferini), nonché il fatidico numero 666 [...]. Ma le raccapriccianti sorprese non erano finite, nel salone sottostante fu rinvenuto un cerchio".
L'autore conta sul fatto che i suoi lettori non si chiederanno perché slip femminili, sale e un cerchio debbano essere "raccapriccianti". I rituali dei satanisti genovesi mirerebbero a creare "un polo negativo da contrapporre" a un "benefico Santuario della Madonna". Paradossalmente, i "maghi" vengono spesso classificati tra gli "adoratori di Satana" per gonfiare le dimensioni del presunto "pericolo satanico"; ma la produzione immaginaria dell'impresa Mago Alex, che consiste probabilmente in gran parte in fluidi per contrastare "l'azione del Maligno", può esistere solo in quanto parassita del racconto cristiano; e persino la sua geografia si sovrappone a quella magica dei santuari della Madonna. L' "esorcista laico" che aveva operato su Sylvester rappresenta una vasta categoria in concorrenza diretta con gli esorcisti autorizzati dal Vaticano.

NOTE

[1] "Parla monsignor Corrado Balducci, uno dei maggiori demonologi viventi: 'Messe nere con magie, donne nude e pipistrelli", in L'Unione Sarda, 29 febbraio 1996. Si noti come la stampa lo definisca sempre con la stessa qualifica.

[2]Mago Alex, Genova Magica. Spettri Demoni e altri Misteri, ISBN 88-7172-167-5. 


Fonte - Kelebek 

Addio a Monsignor Corrado Balducci, una vita in lotta contro il demonio


Monsignor Corrado Balducci (nella foto), una vita spesa a lottare contro il diavolo, demonologo e teologo, esorcista della diocesi di Roma, e' morto a 85 anni, il 20 settembre, ma la notizia e' stata diffusa solo in queste ore dai familiari, ad esequie avvenute. Prelato d'onore di Sua Santita' dal 1964, licenziato nel '54 alla Pontificia accademia ecclesiastica - che forma la crema della diplomazia pontificia -, era noto anche al grande pubblico per i suoi interventi a trasmissioni televisive sul satanismo, l'occultismo, l'astrologia e gli extraterrestri. Ha scritto diversi libri, tra cui ''Il diavolo esiste e lo si puo' riconoscere'', dove si spiega come riconoscere una vera possessione diabolica e quando invece indirizzare il presunto indemoniato dallo psichiatra. Il demonologo raccomandava ''massima prudenza nel distinguere la vera possessione diabolica dalla demonomania e demonopatia, tipiche della sindrome isterica''. In Italia, spiegava, i casi di indemoniati veri e propri verificati dalla Chiesa non sono piu' di una ventina all'anno. Ma sono invece migliaia le richieste di aiuto che arrivano agli esorcisti da persone che credono di essere possedute da Satana ma che in realta' sono malate o psicologicamente deboli. Monsignor Balducci ha anche collaborato, negli anni Novanta, alla stesura del nuovo rituale per gli esorcisti pubblicato dal Vaticano. Come esorcista della diocesi di Roma, Monsignor Balducci era autorizzato a svolgere il servizio evangelico di ''scacciare i demoni''. Per deformazione professionale, il demonologo era diffidente nei confronti di oroscopi e astrologia. Nelle profezie basate sugli astri, sosteneva, non c'e' ''un' attivita' del demonio che violenta la persona'', ma senz'altro ''il diavolo puo' tentare di diminuire la nostra fede, inducendoci ad andar dietro ai ciarlatani''. Denunciava anche i rischi della musica rock che in alcuni casi indurrebbe messaggi subliminali satanici, che spingono al male o al suicidio e fanno parte di un ''piano per destabilizzare la convivenza nel mondo''.

Fonte - zammerumaskil.com, 26 settembre 2008

HA CIRCUITO MONS. BALDUCCI, IN CARCERE AVVOCATO ROMANO














ROMA - Un giro di denaro molto 'consistente', proprietà immobiliari in Italia e all'estero ma anche quote azionarie in diverse società. Questo il patrimonio attorno al quale si sarebbe consumato un vero e proprio raggiro che ha avuto per vittima monsignor Corrado Balducci, demonologo e teologo, per anni l'esorcista della diocesi di Roma, morto sei giorni fa dopo una malattia. 

Un raggiro che, al momento, ha portato in carcere un altro personaggio 'in vista' nella capitale, l'avvocato Giorgio Bosio. Un raggiro che, si sussurra, potrebbe superare il mezzo milione di euro. Sarebbe stato, secondo le accuse mosse dalla procura romana, proprio l'avvocato l'ideatore della truffa della quale, sembra, si mormorava già da tempo negli ambienti più vicini all'alto prelato. 

Gli stessi ambienti che hanno sollecitato l'indagine dei carabinieri. E questa mattina, all'alba, i carabinieri si sono presentati nell'elegante appartamento dell'avvocato Bosio, nel cuore del quartiere Monteverde. Le accuse mosse dai carabinieri della compagnia di Porta Cavalleggeri e dalla Procura di Roma si riferiscono alla posizione dell'avvocato in ordine alla gestione dell'eredità e del patrimonio del prelato. Bosio è accusato di circonvenzione di incapace. 

Secondo l'accusa l'avvocato avrebbe dilapidato il patrimonio dell'alto prelato del quale era curatore legale. Ma ci sono altre persone indagate, denunciate in stato di libertà, nell'ambito dell'inchiesta. Secondo quanto accertato dai carabinieri l'avvocato Bosio e le altre persone avrebbero sottratto denaro a monsignor Balducci, sin dal luglio 2007. I carabinieri hanno sequestrato l'appartamento dell'alto prelato in via Pio IV e i conti correnti bancari riconducibili agli indagati per verificare e risalire a tutti gli assetti societari titolari dei beni di monsignor Balducci. 

L'arresto dell'avvocato Giorgio Bosio è stato effettuato in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Barbara Callari del Tribunale di Roma, che aveva accolto richiesta del pm Alberto Caperna. In uno stralcio dell'ordinanza si legge che Bosio "in concorso con altre persone denunciate in stato di libertà, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, abusando dello stato di incapacità di mons. Balducci con più atti di disposizione patrimoniale a lui sfavorevoli cagionavano alla persona offesa un danno patrimoniale di rilevante gravità sin dal luglio 2007".

 Monsignor Corrado Balducci, molto stimato in Vaticano, è stato Prelato d'onore del Papa dal 1964. Era conosciuto soprattutto per i suoi interventi a trasmissioni televisive su satanismo, occultismo, astrologia ed extraterrestri. Ha scritto diversi libri, tra cui "Il diavolo esiste e lo si può riconoscere", dove spiegava come riconoscere una vera possessione diabolica da un caso psichiatrico. Una dedizione che probabilmente non lasciava tempo alle vicende economiche che aveva affidato al suo avvocato di fiducia.

"Le accuse rivolte nei confronti del mio assistito risultano prive di qualsivoglia fondamento in fatto". Lo ha affermato, in una nota, Daniele Fabi, difensore dell'avvocato di monsignor Corrado Balducci, Giorgio Bosio, accusato di avere dilapidato il patrimonio dell'alto prelato del quale era curatore legale. 

Fabi ha sottolineato che "grazie all'attività professionale svolta dall'avvocato Bosio, della quale è gia" in atti la prova documentale, lo stesso è riuscito in più occasioni ad evitare che terzi soggetti spogliassero il monsignore dei propri beni, nonché a tutelare la persona del prelato promuovendo azioni di natura giudiziaria volte ad evitare abusi e circonvenzioni che altri soggetti, e sicuramente non l'avvocato Bosio, hanno tentato di perpetrare".

 "Lascia perplessi - ha aggiunto - la circostanza che l'autorità giudiziaria già a conoscenza da molti mesi di quanto sopra è stato indicato, solo dopo la morte del monsignore, della quale è stato proprio Bosio a dare notizia al procuratore tramite il sottoscritto, abbia ritenuto necessario procedere alla richiesta di applicazione di misura cautelare senza che ve ne siano i presupposti e le condizioni di legge".

Fonte - ANSA, 26 settembre 2008

È scomparso a Roma il teologo Corrado Balducci


Si è spento all’età di 85 anni il teologo Corrado Balducci. La morte è avvenuta a Roma lo scorso 20 settembre, ma la notizia è stata diffusa solo ieri dalla famiglia, ad esequie avvenute. Laureatosi nel 1954 alla Pontificia accademia ecclesiastica, prelato d’onore di Sua Santità dal 1964, mons. Balducci era noto al pubblico televisivo per i suoi interventi sul satanismo durante alcune trasmissioni di approfondimento andati in onda sul piccolo schermo. Ha scritto diversi libri, tra cui “Il diavolo esiste e lo si può riconoscere”, dove distingueva tra possessione diabolica e disturbi psichiatrici. (V.V.)

Fonte - Radio Vaticana, 26 Settembre  2008

Fratellini violentati e fatti prostituire dalla madre satanista


da Foggia

Violentati durante riti satanici organizzati dalla madre, una donna pronta a venderli per cento euro e a consegnarli ai seguaci di una setta: l’orrore per due fratellini di 14 e 11 anni è andato avanti per diverso tempo, fino a quando un’assistente sociale ha raccolto il tragico racconto dell’undicenne. E così è affiorata una storia allucinante di abusi accaduta a Zapponeta, minuscolo centro della provincia di Foggia che conta appena tremila abitanti, dove ieri la polizia ha arrestato tre persone: la madre, un cugino ventunenne dei piccoli e un cliente di 27 anni; un quarto complice, un cittadino albanese, è riuscito a fuggire ed è ricercato: avrebbe comprato per 1500 euro la cugina e l’avrebbe violentata puntandole un coltello alla gola. Denunciato invece il padre dei ragazzini.
Le indagini sono durate due anni. Gli investigatori hanno ricostruito questa tragedia rimasta avvolta nel silenzio e imprigionata tra i muri di quella casa dove la madre si prostituiva e organizzava riti esoterici. I primi sospetti sono spuntati a scuola, quando l’undicenne si è confidato con l’insegnante: ha detto che lo avevano fatto distendere su un letto, attorniato da candele e da persone che pronunciavano frasi incomprensibili. È scattato il primo allarme, è intervenuta l’assistente sociale quindi i fratellini sono stati trasferiti in una casa protetta fuori dalla Puglia. Nello stesso tempo sono state avviate indagini e dagli accertamenti della polizia è venuto fuori che altri abusi sarebbero stati sulla cugina dei due fratellini. La ragazzina nel 2002 fu tolta alla sua famiglia e affidata dal tribunale alla zia e proprio quest’ultima l’avrebbe costretta ad avere rapporti sessuali con un politico, un ex sindaco di un paese della provincia di Foggia. «Io non potevo rifiutare - ha detto la ragazzina - perché vivevo con lei e mi sono sentita obbligata a farlo, La zia mi disse che se non lo facevo avrebbe preso le anime dei miei genitori»». Il politico, un professionista, avrebbe pagato 200 euro e l’avrebbe incontrata in due occasioni.
Le indagini non sono ancora concluse. Gli investigatori sono entrati nella casa dell’orrore, dove hanno sequestrato il materiale utilizzato durante i riti: libri su magia, streghe e incantesimi, oltre a tarocchi e candele. Secondo quanto emerso dalle indagini, i fratellini venivano obbligati dalla madre ad assistere a film pornografici e spesso venivano filmati durante le «prestazioni».
Non è la prima volta che in Puglia affiora lo spettro delle sette sataniche. Era già accaduto nel caso di Nadia Roccia, la ragazza di 19 anni uccisa da due compagne di scuola il 14 marzo del ’98 a Castelluccio dei Sauri. I carabinieri intercettarono una conversazione tra le due assassine che facevano riferimento a Lucifero.

Fonte - Il Giornale, art. di Bepi Castellaneta, 19 Settembre 2008

giovedì 25 settembre 2008

Controllo Sociale in Scientology

Sul sito http://xenu.freewinds.cx/ possiamo trovare un interessantissimo testo dal titolo "Controllo Sociale in Scientology", illuminante. Un'ampia e accurata esposizione delle tecniche di controllo impiegate dal gruppo, a cura di un ex membro di alto livello: Bob Penny.


Di Bob Penny, 1991 (Traduzione a cura di Harry).


Roma, accoltella parroco "Muori, sono l'Anticristo"


E' accaduto nella chiesa di Santa Marcella, a San Saba. La vittima dell'aggressione, don Canio Canistri, 68 anni, è in gravi condizioni.

Autore del folle gesto, un venticinquenne ossessionato dal "Codice da Vinci"

di MASSIMO LUGLI

ROMA - E' entrato nella chiesa di Santa Marcella, a San Saba e ha chiesto di vedere il parroco. Poi, quando don Canio Canistri, 68 anni, è sceso si è trasformato in una furia. Marco Luzi, 25 anni, un ragazzo gravemente disturbato, ha pugnalato il sacerdote alla gola e prima di essere arrestato ha ferito un anziano parrocchiano, una baby sitter peruviana e un agente dei "Falchi". La sera prima, aveva visto in televisione "Il Codice da Vinci" e a casa, tra biglietti e documenti in cui si definisce "l'Anticristo", aveva una grande riproduzione dell'"Ultima Cena" di Leonardo (il quadro attorno a cui ruotano molti misteri nel romanzo di Dan Brown) con una didascalia in cui si indica uno degli Apostoli "con la mano che nasconde un coltello".

"Le voci mi hanno ordinato di farlo - ha detto il ragazzo al capo della mobile, Vittorio Rizzi - ho portato a termine la mia missione... Sì, l'ho visto, il Codice ma quello è solo un fim...". Di certo, prima di ieri mattina, il venticinquenne, studente di ingegneria, non aveva mai avuto scatti di violenza. "Un ragazzo chiuso, introverso, che a volte litigava violentemente con la madre" lo definiscono i vicini del palazzo di via Costantino Beltrami 34. Tra il materiale sequestrato nell'appartamento, quattro documenti dai titoli inquietanti ("Le verità nascoste", "Predizioni", "Io l'Anticristo" e "L'apocalisse") e alcuni cartelli con la scritta "Questo è solo l'inizio" e il numero 666 che indica il Diavolo nell'Apocalisse di San Giovanni. "Tra la mia morte e il mio ritorno sulla scena succederanno gravi avvenimenti - si legge in uno dei documenti - potranno passare anni o secoli... Il Cristianesimo andrà rivisto alla luce delle nuove alleanze tra Gesù e la Madonna" e altre farneticazioni (sull'Islam, l'induismo, il satanismo, i robot e gli sconvolgimenti climatici) frutto di una mente annebbiata.

Grave il bilancio del raptus di follia: don Canio lotta tra la vita e la morte in rianimazione. Gravissimo anche Antonio Farrace, 77 anni, che ha tentato di difenderlo: colpito anche lui alla gola è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico. Pochi giorni di prognosi per Rosemary Sotero Rivera, 37 anni, peruviana, aggredita ai giardinetti mentre era con una bambina. Per difendere la piccola la donna le si è buttata sopra ed è stata colpita alla spalla.

Con un rosario in tasca e due coltelli da cucina alla cintola, Marco Luzi si è presentato in parrocchia verso le 10,30 e ha chiesto di don Canio. "Lo conosco di vista" ha spiegato all'ex prefetto. Pochi istanti dopo si è scagliato sul sacerdote e gli ha trapassato la gola con una coltellata. L'anziano parrocchiano ha tentato di difendere il parroco ma si è accasciato subito a terra, ferito al collo. Lordo di sangue, il folle è uscito dalla chiesa e si è avviato, a piedi, verso viale Aventino. Ai giardinetti di piazza Remuria si è avventato contro la peruviana e, tra le urla d'orrore dei passanti, ha proseguito verso il centro. All'altezza di via dei Cerchi è stato avvistato da due agenti dei "Falchi" (i motociclisti della mobile), Francesco Santilli e Luca Gori che lo hanno intercettato.

"Non potevamo usare le armi, c'era troppa gente - racconta Cori, ferito da una coltellata all'addome che, fortunatamente, l'ha preso solo di striscio - abbiamo cercato di distrarlo e poi gli siamo andati addosso a mani nude. Quando l'abbiamo ammanettato ha smesso di lottare e ha detto solo: ho compiuto la mia missione, ora non farò più del male a nessuno".

Fonte - La Repubblica, 24 settembre 2008

Focus: Satanismo ateo, «sfogo di disagio pre-esistente»

Focus: Satanismo ateo, «sfogo di disagio pre-esistente»

Lo psichiatra Cantelmi e don Olivieri Pennesi intervengono sulla vicenda del ferimento del parroco da parte di un venticinquenne, trovato in possesso di materiale che rimanda a culti esoterici di Federica Cifelli


«Questo è solo l’inizio 666». C’era scritto così in uno dei biglietti trovati nelle tasche del giovane venticinquenne che nella mattinata di martedì 23 settembre ha accoltellato il parroco di Santa Marcella all’Aventino, monsignor Canio Calitri, ferendo anche altre tre persone. Un chiaro riferimento a un «magma satanico presente in maniera significativa nella nostra cultura, ma che spesso si salda con una psicopatologia già presente». A precisarlo è lo psichiatra e psicoterapeuta Tonino Cantelmi, presidente dell’Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici, autore con Cristina Cacace de “Il libro nero del satanismo. Abusi, rituali e crimini”, pubblicato l’anno scorso dalle Edizioni San Paolo. «Il satanismo infatti – precisa – attira soprattutto giovani, a volte adolescenti, incerti, con problematiche di natura psicologia o sociologica, alle quali offre una chiave interpretativa totalmente negativa. È in qualche modo la valvola di sfogo di un disagio che pre-esiste». Quello che gli esperti chiamano “satanismo ateo”: una sorta di involucro entro cui contenere «problemi, psicopatologie, incertezze o desideri di ribellione».

Nel nostro Paese, osserva lo psichiatra, esiste un certo numero – circa 3 o 4mila – di “satanisti cultuali”, dediti ai rituali o legati a sette ben precise. Gli altri «sono per lo più casi di persone che si avvicinano a questo universo in termini culturali, razionali. Un fenomeno che si sta diffondendo sempre di più. E allora il satanismo diventa il pretesto per consumo di droghe, comportamenti sessuali deviati, ribellioni esasperate o quant’altro». Questo, per Cantelmi, l’elemento davvero preoccupante: la diffusione sempre crescente di «film, libri, musiche e anche fumetti o cartoni animati che in qualche modo “saldano” una cultura satanica, con riferimenti molto forti, più o meno evidenti, a satanismo, magia e occultismo».

È d’accordo anche don Alessandro Olivieri Pennesi, dal settembre scorso alla guida del settore Sette e nuovi culti dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo, il dialogo interreligioso e i nuovi culti. «Da quando sono qui – afferma – ho incontrato soprattutto familiari e conoscenti di persone coinvolte in vari gruppi esoterici, magici o legati a rivelazioni di varia natura. Ma ho conosciuto anche una ragazza che attraverso una sua compagna si è avvicinata a questo mondo del satanismo “giovanile”, se così si può dire. Un fenomeno in crescita un po’ in tutta l’Italia, legato a doppio filo con una pseudo cultura che influenza i ragazzi in senso negativo, giocando molto con il loro disagio esistenziale, con la crisi delle famiglie, con un certo relativismo che si diffonde sempre più anche sul piano religioso». Nel caso accaduto nella chiesa dell’Aventino infatti, gli fa eco Cantelmi, «è interessante il fatto che questo giovane abbia cercato come referente proprio il parroco: una figura che è ancora legata alla sfera educativa, che esprime autorevolezza. È una dimensione che forse andrebbe esplorata, e che sottolinea comunque una latitanza grave da parte del mondo degli adulti. Sicuramente questo ragazzo non è stato male solo adesso, ma nessuno fino ad ora ha mai intercettato il suo dramma». Si tratta, per lo psichiatra, di una «responsabilità educativa» che chiama in causa «ogni adulto, non solo i genitori».

Proprio in questa chiave, cercare di dare una risposta a questa emergenza educativa, si muove anche il lavoro dell’Ufficio di don Pennesi. «Informare e formare: questo è il nostro obiettivo – spiega il sacerdote -. Per recuperare una capacità di ascolto, di attenzione ai bisogni delle persone, che in questo campo è l’unica via possibile di prevenzione». Soprattutto oggi che «i media, e internet in particolare, offrono infinite possibilità di accesso al mondo satanico. Sul web ad esempio ci sono molti siti strutturati proprio per contattare potenziali utenti da inserire nelle organizzazioni. Tutto questo a fronte del vuoto legislativo che si è venuto a creare quando è stato abrogato il reato di plagio». Prevenire, dunque, è la parola d’ordine per l’Ufficio diocesano, impegnato quest’anno in varie iniziative di sensibilizzazione e formazione sulla sfida rappresentata da queste «religiosità alternative». Primi destinatari: parroci, operatori di pastorale degli adulti e insegnanti di religione. Al centro, infatti, c’è proprio il senso religioso dell’uomo di oggi. «È opportuno – afferma don Pennesi - che gli operatori pastorali, così come i sacerdoti, conoscano queste derive religiose o settarie, la cui forma estrema è il satanismo, che ha anch’esso vari livelli di espressione». Proprio per questo l’Ufficio al terzo piano del Vicariato è a disposizione come centro di documentazione, di informazione, ma anche come centro di ascolto, « grazie alla collaborazione di diversi volontari che collaborano con noi». Per informazioni: tel. 06.69886525.

Fonte - RomaSette, 24 settembre 2008

Roma, da sabato al via la missione giovani 'Gesu' al centro'

Il vescovo Fisichella parla in piazza Navona

Roma, 24 set. (Apcom) - Un'ondata di giovani 'missionari' invaderà la prossima settimana le piazze principali di Roma. Oltre 400 ragazzi saranno protagonisti di 'Gesù al Centro', la missione promossa dalla pastorale giovanile della diocesi di Roma dei giovani, giunta alla sua quinta edizione che aprirà i battenti il 26 settembre per terminare il 5 ottobre.

Apertura ufficiale, sabato alle 19, con la messa di invio ai missionari presso la Basilica di San Lorenzo in Lucina. A presiedere - per il suo primo anno in questa manifestazione - il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma.

"Quest'anno abbiamo voluto dare un doppio taglio all'iniziativa - ha spiegato don Maurizio Mirilli, responsabile del Servizio di Pastorale giovanile della diocesi di Roma - oltre all'aspetto strettamente spirituale, di annunciare al Vangelo a tutti, abbiamo pensato di offrire un aiuto concreto alla città e ai giovani che si trovano in situazioni di disagio. La chiesa - ha aggiunto presentando questa mattina la manifestazione nella Chiesa di Santa Agnese in Agone - vuole andare incontro alla città. Per questo abbiamo pensato di creare il Villaggio Incontro, luogo dove i giovani che hanno problemi potranno incontrare, oltre a sacerdoti e suore, anche degli esperti, competenti. Si tratta di psicoterapeuti, di alcune realtà, tra cui anche il Gris che si occupa di sette sataniche".

Ed ancora: ci saranno momenti di incontro con altri giovani, la missione 'Luce nella notte' che andrà in scenma giovedì sera (si tratta di una missione di evangelizzazione), e poi il vescovo monsignor Rino Fisichella che parlerà della Parola di Dio dal palco di piazza Navona. Non mancheranno momenti di festa e animazione, spettacoli di evangelizzazione promossi dalla Comunità Shalom e una Mostra Missionaria interattiva realizzata dai giovani e dai missionari della Comunità Missionaria di Villaregia, che offrirà un percorso di riflessione e di attenzione ai più poveri in un luogo clou di Roma: piazza Santa Maria in Trastevere. Si prevede la partecipazione di migliaia di giovani.

domenica 21 settembre 2008

Festival Heavy Metal, marketing o satanismo?


di Paola Mammarella

Concerto metal o perversione satanica. È il dubbio polemico innescato intorno al “Total Metal Festival”, in programma sabato 20 settembre al New Demodè di Modugno. Un evento musicale patrocinato da Comune e Provincia di Bari, giunto alla settima edizione. Tra i gruppi che si alterneranno sul palco gli Hatesphere, Slowmotion, Apocalypse e Schizo. Nell’occhio del ciclone l’esibizione dei Deicide, una realtà musicale ventennale proveniente dalla Florida. Tacciati di anticristianesimo, antiebraismo e satanismo, i Deicide inciterebbero all’uccisione di Dio e al suicidio – omicidio come sacrificio a Satana. Tre i movimenti che hanno denunciato l’evento davanti alle autorità. Il gruppo di estrema destra “Azione e Tradizione”, che ha chiesto l’accertamento per ipotesi di reato contro ordine pubblico, moralità e sanità pubblica. Il movimento d’amore cattolico “San Juan Diego”, che ha colto l’occasione per ribadire la sua contrarietà a divorzio, aborto, eutanasia, unioni di fatto e unioni omosessuali. La “Lega nazionale per la difesa del cane”, preoccupata da possibili ondate di violenza a opera dei fan più sfegatati.

“Sono solo leggende metropolitane”, minimizza l’organizzatore Luigi Pisanello, titolare della Vivo Management. Le connessioni con la profanazione di tombe in prossimità dei concerti, il sacrificio di animali, le violenze di gruppo su persone e animali o l’uccisione di uno scoiattolo da parte di un componente del gruppo durante un’intervista non sarebbero a suo parere mai state accertate. È un fatto però la croce rovesciata marchiata a fuoco sulla fronte del leader Glen Benton. Così come l’esclusione da vari festival e l’attentato subito nel ’90 a Oslo. Strumenti di marketing per Pisanello, che a dispetto di un look alternativo si dichiara cattolico. A fronte di testi forti, tipici del genere heavy metal, che pure attecchiscono su soggetti più suggestionabili, ci sono gli ingaggi e gli alti fatturati di un gruppo internazionale di successo. “Il locale non dice di condividere certi testi”, afferma Pisanello, “ma stiamo agendo per tutelarci contro chi, pur di farsi pubblicità, lede l’immagine di una organizzazione che ha sempre lavorato con serietà”.

“Abbiamo preso tutte le misure di sicurezza e il concerto verrà pattugliato", precisa Pisanello, che però ci tiene a sottolineare come da passati controlli su simili eventi sia emerso un consumo di stupefacenti minore che in discoteca. Temi dissacranti solo per business quindi. Paragonabili, a detta dell’organizzatore, alla visione di un film horror con demoni e posseduti.

Fonte - Barilive,18 settembre 2008

Le email della Palin finiscono in rete


Gli Anonymous hanno violato l'account di posta elettronica Yahoo della governatrice dell'Alaska e pubblicato il tutto su Wikileaks. Nessun contenuto compromettente, ma è polemica sull'utilizzo di un indirizzo privato per "affari" istituzionali..

Dopo aver dato filo da torcere a Scientology, gli Anonymous sono tornati a far discutere per le loro incursioni online. Questa volta il bersaglio è una delle personalità più chiacchierate del momento: la candidata alla vice-presidenza della Casa Bianca per i Repubblicani, Sarah Palin.

La governatrice dell'Alaska nei giorni scorsi era stata accusata di utilizzare l'account di posta elettronica privato su Yahoo ("gov.sarah@yahoo.com") per gestire la corrispondenza relativa alla sua attività istituzionale.

In un paese in cui la trasparenza amministrativa è un valore sbandierato da un po' da tutti durante le campagna elettorale, queste accuse avevano procurato non poco imbarazzo. Secondo le leggi statunitensi, le mail dell'account istituzionale sono considerate a tutti gli effetti "atti d'ufficio" e sono quindi adeguatamente memorizzate, anche per future indagini. Il ricorso ad un account privato come quello di Yahoo! insinuava il sospetto che la governatrice avesse qualcosa da nascondere. Ma le accuse sono rimaste semplici illazioni, almeno fino a quando non sono scesi in campo gli Anonymous.

Il gruppo di attivisti è riuscito a penetrare nella casella di posta elettronica della Palin e a scaricare parte delle sue mail, la lista dei contatti e le foto dei figli. Il tutto è poi stato pubblicato sul sito di soffiate Wikileaks, con l'invito a ripubblicare i documenti in giro per il web per evitare di farli scomparire nel nulla nel caso in cui le autorità statunitensi decidessero di "spegnere" il sito (qui il file zip).

Tra i documenti non c'è niente di compromettente, se non la riprova che effettivamente la Palin ha utilizzato l'account di Yahoo per comunicazioni relative alla sua attività istituzionale, tra cui: mail inviate o ricevute da indirizzi .gov dei suoi collaboratori; la bozza di una lettera da inviare al governatore della California Arnold Schwarzenegger; scambi sulle nomine della Corte d'Appello dell'Alaska e sul controverso caso del DPS (il Dipartimento di sicurezza Pubblica) per cui la Palin è già indagata per abuso di potere. Tutte questioni che la candidata alla Casa Bianca avrebbe dovuto gestire attraverso il suo account istituzionale. Se non altro per garantire una maggiore trasparenza in caso di indagini future.

Lo staff della Palin ha subito denunciato "l'invasione della privacy della governatrice oltre che una violazione della legge" e subito si è mobilitato anche l'FBI per dare la caccia agli autori dell'infiltrazione.

Fonte - Visionpost, 18 settembre 2008 - di Nicola Bruno

Germania - Si fa più improbabile divieto Scientology (Spiegel)


Servizi segreti tedeschi mettono in guardia ministero Interni

Berlino, 20 set. (Apcom) - In Germania si fa più improbabile l'avvio di un procedimento per mettere al bando la controversa organizzazione Scientology. Secondo il settimanale Der Spiegel, in una relazione scritta per il ministero degli Interni i servizi segreti tedeschi si sarebbero mostrati scettici al riguardo.

Dal modo di presentarsi in pubblico dell'organizzazione "non si deduce che Scientology voglia realizzare in modo aggressivo e combattivo un superamento dell'ordinamento democratico e liberale della Repubblica federale", si legge nel rapporto. Inoltre Scientology non può essere classificata come associazione straniera, come sperava il ministero degli Interni. La prova che l'organizzazione venga controllata completamente dagli Stati Uniti "non può essere fornita, non ci sono informazioni a riguardo".

Nel dicembre scorso i ministri degli Interni del governo federale e dei Laender hanno incaricato i servizi segreti tedeschi di raccogliere le informazioni necessarie per avviare una possibile inchiesta preliminare, in vista di un eventuale divieto. La decisione sull'apertura di tale inchiesta dovrebbe essere presa a novembre. Scientology, attiva in Germania dal 1970, conta nella Repubblica federale tra 5.000 e 6.000 aderenti.

sabato 20 settembre 2008

Faceva violentare i due figli durante riti esoterici

Arrestata per induzione e sfruttamento della prostituzione una donna di Foggia

I due ragazzi, di 11 e 14 anni, hanno confermato le accuse ai magistrati

FOGGIA - Due fratellini di 11 e 14 anni sarebbero stati violentati per diverso tempo da uomini e da adolescenti nel foggiano durante riti esoterici organizzati dalla loro mamma. La donna è stata arrestata, insieme a un cugino e ad altre due persone, con le accuse, contestate a vario titolo, di induzione, agevolazione e sfruttamento della prostituzione di minorenni.

I due ragazzi hanno confermato gli abusi: le loro deposizioni sono state raccolte e filmate da agenti della squadra mobile di Foggia e dal magistrato inquirente. Inoltre, nel corso di una perquisizione domiciliare nella casa della madre, è stato sequestrato materiale utilizzato durante i riti esoterici (tra cui libri su carte magiche, incantesimi, streghe, esorcismi, maledizioni e incantesimi) e un limone ammuffito infilzato con spilli raffiguranti una croce.

Sono stati inoltre sequestrati 14 scritti autografi contenenti richieste di sortilegi; due mazzi di tarocchi; candele di ogni forma e misura, 25 carte per riti esoterici; un contenitore di incenso ed una civetta in plastica; tre sacchetti contenenti rispettivamente verbena, mirra e terriccio; una boccettina con due sfere in legno profumate; quattro boccettine di balsamo, unguento ed essenze utilizzate in riti magici.

Le indagini, avviate nel dicembre 2006, hanno accertato che la donna, oltre a far prostituire i figli, si prostituiva con uomini e adolescenti che adescava per strada. Subito dopo, sempre nella sua casa, offriva agli stessi clienti i figli. Durante le indagini, la polizia ha raccolto le confidenze che uno dei due fratellini violentati aveva fatto ad un amico, al quale aveva rivelato anche di essere stato protagonista di riti esoterici.

Durante questi riti il ragazzino sarebbe stato fatto distendere sul letto di casa, attorniato da candele, mentre diversi individui che gli erano intorno recitavano parole a lui incomprensibili. Successivamente, nel corso dell'indagine, è emersa la vicenda delle violenze sessuali.

Subito dopo i primi riscontri, i due minorenni sono stati allontanati dal nucleo familiare e collocati in una struttura protetta, dove attualmente si trovano, anche perchè nei confronti dei loro genitori i giudici del tribunale per i minorenni hanno sospeso la potestà genitoriale.

Fonte - La Repubblica, 18 settembre 2008

Ispica, arrestata la Santona e il Vescovo della Grande Opera di Maria


Una pseudo setta religiosa nota come "Grande opera di Maria" operante nell'ispicese e zone limitrofe è stata smantellata dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Ragusa nell'ambito dell'operazione antitruffa denominata "Blasphemìa". Le manette sono scattate ai polsi di quattro fondatori e adepti, tra cui una sedicente "santona", che avrebbero truffato gli ignari fedeli da parecchi mesi.

La setta religiosa era stata disconosciuta lo scorso febbraio dal Vescovo della Diocesi di Noto Monsignor Mariano Crociata e sconfessata dall'autorità ecclesiastica. Nonostante ciò, stando a quanto accertato dai finanzieri, le quattro persone arrestate continuavano ad esercitare la loro pseudo attività religiosa, circuendo i fedeli e chiedendo loro generose "offerte" in denaro e in beni mobili ed immobili.

Gli arresti sono scattati per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata. Secondo le indagini della Guardia di Finanza, i quattro adepti finiti in manette facevano leva sulla buona fede delle ignare persone truffate, alle quali sarebbero stati spillati per parecchi mesi centinaia di migliaia di euro. La "santona" sosteneva di "dialogare" con la Madonna, che si sarebbe manifestata più volte ai suoi occhi attraverso mistiche visioni.
La setta operava in un maxi capannone, denominato "il tempio" dell´estensione di 3mila 500 metri quadrati e del valore di due milioni di euro edificato su un´area di circa 5mila metri quadrati in contrada Lanzagallo, nelle campagne dell´Ispicese. Sia l´edificio che il terreno sono stati sequestrati dalle Fiamme Gialle.

Il comunicato della GdF:

«Nel tardo pomeriggio di sabato, 13 settembre 2008, poco dopo le ore 18.00, un centinaio di finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa, in Ispica, hanno dato vita all’operazione “Blasphemía”, scaturita da oltre un anno di complesse indagini, portate a termine dai militari del Nucleo Mobile dalla Tenenza di Pozzallo, che hanno fatto emergere le attività realmente svolte dall’associazione denominata “Grande Opera di Maria”, ufficialmente riconosciuta come ente morale. I Finanzieri sono stati impiegati nell’esecuzione dei provvedimenti emessi dal GIP presso il Tribunale di Modica, dott. Michele Palazzolo, e dal Procuratore della Repubblica di Modica, dott. Domenico Platania. Quattro le ordinanze di custodia cautelare – ai domiciliari – eseguite nei confronti dei responsabili dell’associazione “Grande Opera di Maria”, accusati di associazione per delinquere dedita alle truffe aggravate, in danno degli affiliati al predetto gruppo, oltre al sequestro preventivo di un imponente immobile, sito nel comune di Ispica, in Contrada Barcara-Lanzagallo, sede operativa dell’associazione medesima; contestualmente si è proceduto all’esecuzione di numerose perquisizioni domiciliari, locali, personali e veicolari, nel territorio dei Comuni di Ispica e Modica. I soggetti sottoposti agli arresti domiciliari sono: la leader carismatica ed indiscussa dell’associazione, Rizza Iole, nata a Scicli 69 anni orsono, e residente in Ispica. La pseudo veggente dell’associazione, Assenza Giovanna, nata ad Ispica, di 59 anni e residente in Ispica. Il presidente dell’associazione, Garofalo Orazio, un modicano di 72 anni, ivi residente. Il segretario dell’associazione, Cannata Saverio, un sessantaduenne nato e residente in Modica. All’atto dell’intervento, nel salone centrale dell’immobile, erano presenti oltre un centinaio di persone, di tutte le età e condizioni sociali – compresi numerosi bambini – intente a pregare sotto la direzione della Rizza e dell’Assenza, tutte identificate e sentite a sommarie informazioni. Le successive perquisizioni, eseguite non solo nella sede operativa dell’associazione ma anche nelle case e nei luoghi a disposizione dei quattro arrestati hanno portato al ritrovamento, fra l’altro, di “messaggi”, “ostie con emografie”, statuine di angeli sempre con “emografie”, rosari, fiori secchi imbevuti di olio profumato, oggetti descritti come reliquie di Padre Pio, “olio sacrificale” e “rugiada del cielo” contenute in boccette così etichettate ed oltre 73.000 euro, di cui 67.000 in contanti.
Malgrado l’apparente vocazione fortemente filantropica della “Grande Opera di Maria”, simulata da oltre vent’anni dagli arrestati, le indagini hanno consentito di qualificare tale associazione come una vera e propria “setta religiosa”, delineando le reali attività svolte da Rizza Iole, Assenza Giovanna, Garofalo Orazio e Cannata Saverio.
Costoro, spinti da forti interessi economici e patrimoniali, non hanno esitato a circuire, con minacce e forti pressioni psicologiche, gli associati, privandoli - più o meno consciamente - della loro capacità di autodeterminazione, causando loro gravi danni economici e non meno gravi danni morali. Il disegno criminale, come ricostruito e relazionato dalle Fiamme Gialle all’Autorità Giudiziaria inquirente, è particolarmente complesso e singolare; la sua nascita risale a circa ventidue anni fa, allorquando si sono incontrate la Rizza Iole, dotata di un bagaglio cultural-religioso, comunque, profondo, e la Assenza Giovanna, da sempre, a suo dire, in costante contatto con Dio, Gesù, la Madonna, lo Spirito Santo, gli Angeli ed i Santi tutti, con i quali avrebbe un colloquio quotidiano, sia diurno che notturno.
Questi contatti divini, dei quali, da sempre, la veggente dichiara di godere, sono alla base della nascita (nel 1986) della “Grande Opera di Maria”, poiché in tal modo l’Assenza e la Rizza, coadiuvate dal Garofalo e dal Cannata, fin da subito sono riuscite ad attrarre numerose persone, determinando i primi fenomeni di pellegrinaggio, incoraggiati anche dalle ripetute apparizioni mariane che la veggente affermava (e divulgava) di avere. Fin dai primi incontri di preghiera, durante i quali la veggente assumeva atteggiamenti di “transizione” ed affermava di vedere la Madonna, i presenti venivano continuamente esortati a pregare, a “convertirsi alla loro dottrina” ed a seguire la speciale chiamata del Signore, cosa che, in definitiva, significava associarsi alla “Grande Opera di Maria”.
Nel corso degli anni gli arrestati, avvalendosi di messaggi appositamente forgiati (oltre 8.000, o loro dire direttamente comunicati alla veggente dal “Signore”) e di altre numerose condotte fraudolente, ma fatte apparire come miracolose (quali la manifestazione di stigmate sul corpo della veggente, lacrimazioni di statue raffiguranti la Madonna, ostie insanguinate, intense profumazioni ed altro), sono riusciti ad adescare numerose persone, soprattutto anziane e/o con disagi esistenziali, ammaliate dal clima apparentemente amoroso che caratterizza l’associazione durante i primi contatti. I militari operanti hanno accertato che a questa prima fase seguiva un vero e proprio “processo di spoliazione”, nel corso del quale i c.d. “eletti”, convinti di adempiere alla volontà di Dio, di Gesù, della Madonna, ecc, effettuavano donazioni di denaro, immobili, terreni, gioielli, opere d’arte ed altri lasciti vari, cui devono aggiungersi anche prestazioni gratuite di lavoro, sempre a favore dell’associazione. In più occasioni, la veggente e la leader partecipavano ai presenti la “volontà del Signore”, direttamente ed esclusivamente comunicata tramite numerosi messaggi che la Assenza affermava di ricevere, di costruire un immobile nelle campagne di Ispica - denominato “colombaia”, “granaio del cielo”, ecc., nel quale il neo gruppo, fatto sentire dai responsabili “eletto” da Dio a livello planetario, si sarebbe dovuto rifugiare in vista dell’imminente e terribile “giudizio universale”, al quale sarebbero sopravvissuti, secondo la dottrina professata dalla Rizza, solo loro, gli appartenenti alla “Grande Opera di Maria”.
Gli associati, quindi, venivano gradualmente sottoposti ad un controllo assoluto da parte della Rizza, della Assenza, del Garofalo e del Cannata, controllo che arrivava ad influenzare anche le più ovvie azioni della vita quotidiana, quale fidanzarsi; anche per questo si doveva chiedere il permesso ai responsabili, che decidevano in base alla loro personale volontà e convenienza, sempre celata dietro messaggi fatti apparire come rivelazioni divine ma, in realtà, da loro stessi forgiati, di fatto, così, indebitamente e pesantemente interferendo nella vita privata delle persone coinvolte.
A tutto ciò devono aggiungersi le “minacce” cui andavano incontro gli associati dubbiosi, tentennanti o “poco generosi” nelle elargizioni in favore dell’associazione; minacce contenute nei messaggi - ovviamente divini - recapitati dai responsabili ai diretti interessati, nei quali è contenuta e descritta la terribile ira di Dio nei confronti dei soci indegni e sprezzanti del privilegio di appartenere agli “eletti” della “Grande Opera di Maria” ed in cui sistematicamente, “Dio” preannunciava, al malcapitato di turno, terribili sofferenze oltre ad una sicura ed eterna infernale dannazione.
Oltre alle indagini di polizia giudiziaria (che hanno consentito l’individuazione dell’associazione a delinquere di cui si è detto), l’associazione “Grande Opera di Maria” ed un altro soggetto economico “La Grande Opera di Maria, società semplice” (avente ad oggetto sociale l’esercizio di attività agricole) ad essa strettamente collegata e facente capo alla stessa Rizza Iole, sono stati sottosti a verifica fiscale, così emergendo tutta una serie di comportamenti elusivi che di fatto hanno comportato una consistente evasione fiscale alle imposte sui redditi, all’I.V.A. ed all’I.R.A.P., per un totale di un milione e seicento mila euro. Anche per quanto riguarda la realizzazione dell’immobile di Barcara Lanzagallo, sono state riscontrate varie, gravi anomalie. La struttura, in fase di ulteriore ampliamento, sede operativa del gruppo, è posta all’interno di un grande parco di oltre 10 ettari e si sviluppa su una superficie di 5000 metri quadrati, di cui il corpo di fabbrica centrale, di mq 3.500 circa, su più piani, si presenta come una vera e propria struttura alberghiero-ricettiva nella quale sono già state realizzate più stanze di tipo alberghiero, tutte dotate di servizi igienici ed arredate con letti, armadi, comodini, sedie, etc (ove anche al momento dell’intervento erano ospitate più persone), oltre ad una grande ed attrezzata cucina e ad ampi saloni. Essa è stata costruita dagli arrestati utilizzando i proventi della descritta associazione a delinquere - stimati dalle Fiamme Gialle in circa due milioni di euro - in totale difformità alla concessione edilizia rilasciata dal Sindaco di Ispica. Infatti, detta concessione edilizia prevedeva la realizzazione di un semplice “manufatto edilizio per la lavorazione di prodotti agricoli”. Queste risultanze investigative hanno determinato il sequestro preventivo dell’intero immobile, sede operativa della

“Grande Opera di Maria”, poiché lo stesso, oltre ad essere il principale frutto dell’associazione a delinquere finalizzata alla truffa ideata ed attuata da Rizza Iole, da Assenza Giovanna, da Garofalo Orazio e da Cannata Saverio, è stato realizzato “in totale difformità al permesso di costruire o concessione edilizia”, essendo in realtà una sorta di albergo dove, oltre agli incontri di preghiera, periodicamente soggiornavano gli associati forestieri che raggiungevano la sede di Barcara Lanzagallo per recitare il Santo Rosario, ascoltare i “messaggi” ricevuti dalla veggente, partecipare ai “riti” ed anche con la speranza di vedere apparire la Madonna. Inutile dire che tutta l’opera è sprovvista dei necessari certificati di agibilità ed abitabilità, ovvero in situazioni penalmente rilevanti di cui dovranno rispondere gli arrestati all’Autorità Giudiziaria che ha, contestualmente, affidato l’intera struttura, in giudiziale custodia, al Sindaco di Ispica.
Infatti, detta concessione edilizia prevedeva la realizzazione di un semplice “manufatto edilizio per la lavorazione di prodotti agricoli”.
Queste risultanze investigative hanno determinato il sequestro preventivo dell’intero immobile, sede operativa della “Grande Opera di Maria”, poiché lo stesso, oltre ad essere il principale frutto dell’associazione a delinquere finalizzata alla truffa ideata ed attuata da Rizza Iole, da Assenza Giovanna, da Garofalo Orazio e da Cannata Saverio, è stato realizzato “in totale difformità al permesso di costruire o concessione edilizia”, essendo in realtà una sorta di albergo dove, oltre agli incontri di preghiera, periodicamente soggiornavano gli associati forestieri che raggiungevano la sede di Barcara Lanzagallo per recitare il Santo Rosario, ascoltare i “messaggi” ricevuti dalla veggente, partecipare ai “riti” ed anche con la speranza di vedere apparire la Madonna. Inutile dire che tutta l’opera è sprovvista dei necessari certificati di agibilità ed abitabilità, ovvero in situazioni penalmente rilevanti di cui dovranno rispondere gli arrestati all’Autorità Giudiziaria che ha, contestualmente, affidato l’intera struttura, in giudiziale custodia, al Sindaco di Ispica.
Le indagini della Guardia di Finanza hanno portato alla luce anche le molteplici ramificazioni che l’associazione ha stabilito, nel corso degli anni, in tutto il territorio nazionale ed anche all’estero – in particolare a New York – ove sono dislocati numerosissimi adepti, che ricevono puntualmente le copie del giornalino di impronta religiosa, denominato “Voce Speranza”, edito dai responsabili con palesi connotazioni e contenuti propagandistici miranti ad incrementare il proselitismo attorno al gruppo. Nei prossimi giorni gli arrestati verranno interrogati dal Giudice per le indagini preliminari. Dei fatti sono stati doverosamente informati il Vescovo di Noto, S.E. Mariano Crociata (già in precedenza pronunciatosi nettamente contro il gruppo, da lui definito una “setta religiosa” fuori dalla Chiesa Ufficiale, cosa che aveva già fatto anche S.E. Salvatore Nicolosi, nell’anno 1998), ed il Prefetto di Ragusa.





LA STORIA DELLA PSEUDO SETTA RELIGIOSA "GRANDE OPERA DI MARIA" DI ISPICA (dalle dichiarazioni di un ex affiliato)

La pseudo setta religiosa della Grande Opera di Maria (Gom) iniziò ad operare nel 1988, dapprima celata nel Gruppo di Preghiera Padre Pio del Carmine di Ispica, con la divulgazione di alcuni opuscoli ispirati dalla Beata Vergine Maria e da Dio Padre attraverso una veggente del luogo, censurati dalla Diocesi di Noto.

Il gruppo ha preferito rinchiudersi a riccio su se stesso, evitando contaminazioni con il mondo esterno, crescendo sia nel numero delle persone, “pescate” soprattutto fra quelle in buona fede, che nella creazione di strutture destinate ad accogliere le riunioni. L’opinione pubblica di tutto questo conosce ben poco se non quello che si vedeva dall’esterno del tempio: i raduni per le apparizioni ogni 14 del mese, gli assembramenti di persone nell’espletamento delle varie cerimonie. Si celebrava perfino la messa sia alla presenza di qualche sacerdote consenziente. In altre occasioni era la “veggente” a farne le veci.

Ad iniziare questa esperienza è stata per l’appunto questa “veggente”, o “profeta”, convinta di ricevere rivelazioni soprannaturali, ignorando e rifiutando gli insegnamenti della Chiesa. Dopo la formazione di un primo gruppo di seguaci, si è consolidata sempre più, la convinzione di essere “speciali”, “eletti” e particolarmente prediletti da Dio. Col passare del tempo forti del numero e della “fede” nelle rivelazioni ricevute, gli adepti si sono sempre più ermeticamente rinchiusi nel loro mondo, favorendo il processo di naturale formazione di una setta pseudo religiosa.

Il gruppo fin dall’inizio si è ben mimetizzato all’interno dell’ambiente cattolico, spingendo le persone coinvolte a partecipare attivamente alla vita parrocchiale e ricevendo i sacramenti. Parallelamente però all’interno del gruppo venivano enunciate altre dottrine, segrete all’esterno, destinate a rafforzare la convinzione di essere “gli unici veri cattolici”, persone invulnerabili oltre che “speciali” in quanto destinatari di particolari “favori celesti”. Il gruppo non aveva accettato di sottomettersi alle indicazioni della Chiesa. Anzi, aveva interpretato il richiamo come un segno di persecuzione, per cui si era fossilizzato sulle proprie convinzioni, chiudendosi sempre più al dialogo con il mondo esterno. Fra queste convinzioni, la tendenza a considerarsi migliori degli altri cattolici, additando la responsabilità alla Chiesa Cattolica, specialmente quella locale, di non essere più all’altezza di svolgere il proprio compito.

Nelle presunte “rivelazioni” si fa riferimento a critiche contro sacerdoti e vescovi, fino alla negazione della loro autorità e della presenza di Gesù sotto le specie eucaristiche. Negli anni, attorno al fenomeno, si era sviluppato un vero e proprio business economico. Gli adepti racimolavano dagli affiliati ingenti somme di denaro sotto forma di “decime” volute da Dio come offerte di ringraziamento per i favori ricevuti, fino a donazioni di abitazioni, terreni, quote azionarie, volontariato. Gli introiti, seguendo le “indicazioni celesti”, sono stati destinati alla costruzione di un Tempio-Rifugio, dove andare a “ripararsi quando l’Angelo Distruttore annienterà l’iniquità degli uomini che non crederanno a tali rivelazioni salvifiche” (così recita una passo estratto dai vari messaggi enunciati dalla “veggente”.

Il luogo, altresì, contiene degli appezzamenti di terra che riproducono l’orto degli ulivi, la via crucis con la tomba della resurrezione di Gesù, l’Altare di Anna, il posto del padre, una piazzetta a forma di cuore, una statua di Padre Pio, un piazzale delle apparizioni, degli spazi adibiti alla coltivazione del grano, un ricovero per gli animali da macello. In sostanza una filiera autonoma atta a garantire il sostentamento di coloro che vi erano affiliati.

Di recente si era persino arrivati alla consacrazione della leader a sacerdote unto da Dio, con l’attribuzione del compito di fornire la guida spirituale agli associati , attingendo dagli insegnamenti delle varie locuzioni e messaggi dati dalla veggente. Durante la cerimonia di vestizione, la veggente si è addirittura prestata alla distribuzione della Eucaristia agli associati.
Eva Brugaletta
Corrierediragusa.it

http://www.sciclinews.com/news/Ispica,-arrestata-la-Santona-e-il-Vescovo-della-Grande-Opera-di-Maria/0000006284

Ultimo aggiornamento ( 14/09/2008 )

venerdì 12 settembre 2008

Il volto degli Anonymous è quello di Guy Fawkes


Cercando di capire l'ispirazione dalla quale il gruppo anti-Scientology Anonymous scelse la particolare maschera usata dal protagonista del film "V per vendetta" abbiamo scoperto che possiamo far risalire il tutto ad un personaggio storico realmente esistito, Guy Fawkes.
Una breve nota storica ci dice che Guy Fawkes (talvolta scritto anche come Faukes o Faux), e utilizzante anche lo pseudonimo John Johnson, era membro di un gruppo di cospiratori cattolici inglesi che tentarono di assassinare con un'esplosione il re Giacomo I d'Inghilterra e tutti i membri del Parlamento inglese mentre erano riuniti nella Camera dei Lord per l'apertura delle sessioni parlamentari dell'anno 1605.

Il 5 novembre 1605 il complotto fu scoperto da un soldato del Re di origine italiana Antony De Pietre e i barili di polvere da sparo disinnescati prima che potessero compiere danni, da cui il nome di "Congiura delle Polveri" (o Gunpowder Plot).

Da allora ogni 5 novembre nel Regno Unito e in Nuova Zelanda viene festeggiato il fallimento dell'attentato nella cosiddetta Guy Fawkes Night, nella quale i bambini bruciano su un falò un pupazzetto che simboleggia l'attentatore. Un processo simbolico, in cui le sentenze erano già state predeterminate, si tenne il 27 gennaio 1606. Il 31 gennaio, Fawkes, Wintour, e altre persone implicate nella cospirazione furono portate al Old Palace Yard a Westminster, dove furono impiccati, decapitati e squartati.


Per creare una machera di Guy Fawkes su internet esiste la possibilità di scaricare un file, stamparlo e adattarlo su pezzi di cartone. Per chi fosse interessato... Vi lascio i link da cui poterla scaricare e una immagine del prodotto finito.

PDO, Vector - Download

Note - for PDO use Pepakura Viewer

Questo è invece il prodotto finito, niente male!!!


Millenarismo


Il millenarismo (o millennialismo o chiliasmo - in greco chilo significa "mille") è una dottrina escatologica apparsa nella dottrina cristiana e cattolica, presente anteriormente nel giudaismo. È la credenza nell'avvento di un radicale rinnovamento del genere umano e nell'instaurazione di uno stato definitivo di perfezione.

Si può delineare un millenarismo antico ed un millenarismo più recente:

  • Il millenarismo antico prevede che il regno di Cristo in gloria si verifichi fra una prima resurrezione, che sarebbe solo dei giusti, ed una seconda, riservata ai dannati. A questa seguirebbe dunque il giudizio universale come assegnazione eterna delle pene e dei godimenti.
  • Il millenarismo recente non esprime invece certezze sulla successione cronologica delle fasi del regno di Cristo, se ciò avvenga prima o dopo il giudizio universale.

Un'altra questione dibattuta si è avuta anche circa la natura del godimento nello stato millenaristico:

  • Il millenarismo carnale, più prettamente giudaico, prevede che il mondo duri seimila più mille anni, gli ultimi dei quali vedrebbero, appunto, l'avvento messianico e il godimento di tutti i benefici temporali (trionfo di Israele, abbondanza di ricchezze, ecc.).
  • Il millenarismo spirituale, diffusosi in epoca cristiana con la mediazione di Cerinto (II secolo) e una prima riformulazione di Papia, prevede che il godimento abbia natura principalmente spirituale benché non privo dei benefici temporali. Tale formula trovò fortuna principalmente nel corso del medioevo, ma pure nel XVIII secolo durante la forte ridiscussione sulla patristica e i principi teologici del cristianesimo.

L'idea di millennio

Il termine millennio, su cui ruota tutta la teoria del chiliasmo, indica il principio di pacificazione universale preannunciato nell'Apocalisse di Giovanni. Esso è conseguente all'imprigionamento di Satana, simbolo della vittoria delle forze del bene su quelle del male, e inaugura un'era nuova in cui si verifica il trionfo di Cristo e dei suoi santi nel segno della pace universale.

La mancanza dell'εσχατον nelle culture precristiane

Nell'insieme delle concezioni cosmogoniche e cosmologiche tipiche dell'antichità classica, non è presente l'istanza escatologica, dato il polarizzarsi dell'attenzione di queste sull'età dell'oro. È proprio da questa età primordiale che la storia umana si distacca per idealizzare la possibilità di un "ritorno" remoto a quella stessa originaria età della storia umana.

Il millennio nella cultura giudaica

Il millennio nella cultura giudaica anticipa l'idea di un momento escatologico che si presenta come "fine", come giudizio e come salvezza, in primis del popolo eletto e, conseguentemente, dell'umanità intera. Il Millennio, non è dunque un'entità cronologica, nella visione giudaica, ma rappresenta una fine temuta o sperata

Il millennio nei Vangeli sinottici

La differenza fondamentale del concetto di millenio fra la visione cristiana e quella giudaica, risiede proprio nella collocazione del millennio, rintracciabile nei Vangeli sinottici e nell'Apocalisse giovannea, in una semantica storica e, nel contempo, metastorica. Nella visione cristiana, il millennio diviene un'entità cronologica (quindi databile in qualche modo).

Utopia e millenarismo

L'utopia ha in comune con il millenarismo la disaffezione al presente e la forte attesa di un futuro diverso. D'altra parte, l'utopia s'inscrive come speranza messianica nell'immanenza del divenire storico (si evince chiaramente quanto l'utopia faccia parte della cultura moderna). Il chiliasmo, invece, anticipa e prelude il momento escatologico, segnando il passaggio tra storia e metastoria, salto, questo, che prevede la salvezza, ma la prevede solo nella trascendenza (elemento che lega il chiliasmo alla cultura giudaico-cristiana)

Il millenarismo medioevale: Dante Alighieri

Per tutto il Medioevo il pensiero utopico, e in generale la filosofia, fu del tutto assorbito dalla dottrina cristiana. Il pensiero cristiano è volto a riconoscere nella storia dell’umanità le tappe del diffondersi del Regno di Dio, e a cercare nella realtà le tracce di un progetto divino, di un disegno.

Dante in special modo vede la storia di Roma e la nascita dell’impero come il compiersi del progetto di Dio, che ha come scopo il diffondersi del cristianesimo nell’impero universale e la venuta del Regno di Dio. In particolare nel canto sesto del Paradiso, in cui dante incontra l’imperatore Giustiniano, beato nel cielo di Mercurio, si ripercorre la storia dell’aquila, cioè la storia dell’impero, proprio in questa chiave di lettura. L’aquila viene definita il “sacrosanto segno”, per ribadire la vocazione divina dell’impero.


Paradiso, canto 6°, 28-36


'Or qui alla queston prima s’appunta

la mia risposta; ma sua condizione

mi stringa a seguitare alcuna giunta,


perché tu veggi con quanta ragione

si move contr’al sacrosanto segno

e chi ‘l s’appropria e chi a lui s’oppone.


Vedi quanta virtù l’ha fatto degno

di reverenza; e cominciò dall’ora

che pallante morì per darli regno.'



Dunque Dante ritiene che il potere discenda direttamente da Dio: da qui nasce la sua concezione dell’organizzazione politica, che vede il potere politico nelle mani dell’imperatore, che ha il compito di unificare tutto il mondo sotto un’unica insegna, e il potere spirituale nelle mani del papa, che è responsabile della cura delle anime.


Purgatorio, canto 16°, 106-108

Soleva Roma, che ‘l buon mondo feo,

due soli aver, che l’una e l’altra strada

facean vedere, e del mondo e di Deo.

Di fronte al momentaneo fallimento del suo disegno politico, poiché “è giunta la spada col pastorale”, Dante nutre la speranza che sia in procinto di venire un imperatore (probabilmente Arrigo IV) che possa ristabilire l’ordine perduto. Non si accorge che i tempi sono ormai cambiati: l’impero ha fatto la sua storia e sta nascendo ormai l’era delle Nazioni, in cui prende sempre più importanza e ricchezza una nuova classe sociale, la borghesia.

Tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.